Cronache

Novellino lancia la sfida al Milan: «Stai attento alla Sampdoria»

Flachi probabilmente partirà dalla panchina. In avanti la coppia d’attacco Zauli-Bonazzoli

Novellino lancia la sfida al Milan: «Stai attento alla Sampdoria»

Emmanuele Gerboni

«Ha da passa’ a’ nuttata», dice Walter Novellino. Anche se quel dubbio forse non lo dovresti nemmeno più chiamare così. Francesco Flachi o Lamberto Zauli? Di solito, due indizi fanno una prova. Che non sarà schiacciante ma può bastare per sbilanciarsi. Partitella, le prove tecniche sul campo superiore di Bogliasco sono già una bella traccia: Zauli che imposta, Bonazzoli che aspetta (l’assist perfetto, ovviamente). Replay in sala stampa. «Abbiamo titolari che possono fare bene anche a partita iniziata». E il riferimento va subito a Flachi. Vuoi vedere che quel dubbio è una mezza certezza? Però, «ha da passa’ a’ nuttata». Che magari porterà qualche variazione sul tema. Chissà, proprio Zauli e Flachi insieme. Con Bonazzoli a recuperare fiato ed energie.
Arrivederci al Luigi Feraris quando si scoprirà il vero volto di questa Samp. Che affronta il Milan e lo fa con la “convinzione”, come la chiama Novellino, che tutto può succedere. Quando vede rossonero le cose vanno sempre maluccio a Monzon. Quando incontra Carlo Ancelotti vanno pure peggio, visto che non hai mai vinto. E allora? Loro, i diavoli rossoneri saranno anche la Ferrari ma «la Samp è come la Renault, quella rossonera è una squadra fortissima però dovranno stare attenti anche a noi». È vero, «ha da passa’ a’ nuttata». Poi, ci saranno novanta minuti, modello gran premio. Pedale sull'acceleratore, la Samp che schiaccia. Dietro la prossima curva c'è il traguardo, mentre il Milan è ancora laggiù. Lontano. La nuttata sarà ancora più bella con questa fotografia sotto il cuscino.
Chiuso il capitolo della Coppa Uefa, si riprende con il Milan che è un tabù per Walter Novellino…
«È finita la festa, adesso dobbiamo metterci alle spalle la buona prova in Portogallo. Incontreremo una grande squadra che sta bene, ma anche noi siamo in buone condizioni».
Voi e il Milan arrivate dall’impegno di coppa, i rossoneri però sono più abituati: sarà un vantaggio per loro?
«È vero, inoltre loro hanno avuto anche due giorni in più di riposo. Ma al di là di questo, disponiamo di un’ottima rosa che ci permetterà di affrontare i tanti impegni che avremo in questo mese».
Due ore di rifinitura, cosa ha chiesto ai suoi ragazzi?
«Siamo in crescita, vogliamo dare continuità ai nostri risultati. Stiamo bene anche dal punto di vista fisico».
Che stimoli offre una gara come quella con i rossoneri?
«L’anno scorso abbiamo sfatato il tabù con la Juve, adesso c’è il Milan. Ogni allenatore vorrebbe vincere una partita così, il mio compito sarà quello di mettere in difficoltà la squadra di Ancelotti».
Qualche dubbio sulla formazione?
«Non credo particolarmente al turn – over. Se c’è un po’ qualcosa si può cambiare ma non rivoluzionerò la squadra. Al massimo ci potrebbero essere un paio di novità».
Flachi o Zauli?
«Ci sono giocatori che sono sempre scesi in campo, abbiamo la fortuna di avere titolari che magari partono dalla panchina e poi fanno bene durante la partita. La nostra forza è il gruppo».
Da Milanello fanno sapere che Seedorf è favorito su Serginho, mentre è certa la presenza di Pirlo?
«È davvero un grande, comunque ormai il Milan lo conosciamo bene visto che lo abbiamo affrontato diverse volte».
Che Milan si aspetta?
«Ho visto le ultime partite e mi sembra che preferiscano attendere e poi ripartire. Là davanti ci sono quei due “mostri” come Gilardino e Shevchenko, insomma il Milan ha tutto per farti male ma loro dovranno stare attenti anche a noi».
C’è la speranza di far bene…
«No, una cosa diversa: abbiamo la convinzione di poter scendere in campo cercando di creare qualche problema ad una delle squadre più forti d’Europa. Anche se…».
Prego.
«Penso che la Juve possa avere qualcosa di più. Non parlo tanto a livello di qualità ma di compattezza».


Ci sarà il pubblico delle grandi occasioni, che spinta si aspetta?
«Come sempre i nostri tifosi ci daranno una grande mano, ma dovremo essere bravi noi a coinvolgerli».

Commenti