Washington - I gay conquistano nuovi diritti negli Stati Uniti, in quella che molti già dipingono come la "crociata" ultra liberal del presidente Obama, che per certi versi prende le distanze dal democratico "moderato" Bill Clinton. Nell'aprile dell'anno scorso la Casa Bianca aveva riconosciuto il diritto di visita ai partner gay in ospedale. Lo scorso dicembre è stata approvata una legge sui diritti degli omosessuali nell'esercito. Oggi arriva l'ultimo tassello della "riforma": Obama ordina al Dipartimento della Giustizia di non difendere più, in tribunale, una parte fondamentale della legge che definisce il matrimonio come "esclusivamente tra uomo e donna". E' una svolta per certi versi storica, che sicuramente andrà ad acuire la distanza tra progressisti e conservatori, al di là delle differenze sulle politiche economiche. La mossa della Casa Bianca si fonda sulla premessa che la normativa in vigore è incostituzionale nella parte in cui esclude dal matrimonio le coppie dello stesso sesso. La legge contestata è la Doma (Defense of Marriage Act, legge in difesa del matrimonio). Fu firmata da Clinton il 21 settembre 1996, dopo che era stata approvata con una larga maggioranza al Congresso Usa.
Incostituzionalità Obama ha ordinato al ministro della Giustizia Eric Holder di "non difendere più" la costituzionalità della legge in due cause attualmente pendenti nello stato di New York. Un comunicato diffuso dal dipartimento della Giustizia chiarisce che "il presidente ha deciso in tal senso visti numerosi fattori, tra cui casi documentati di discriminazione" la legge "è incostituzionale".
Cosa prevede inoltre la legge Un altro dei principi contestati contenuti nella Doma è questo: gli Stati non devono necessariamente riconoscere i matrimoni tra persone dello stesso sesso registrati laddove questi sono legali. Se due gay si sposano nel Massachusetts, ad esempio, non possono pretendere che il loro legame sia automaticamente riconosciuto nel Texas.
Il ruolo della Corte suprema "Per una serie di motivi - ha ricordato Holder citando il presidente - tra cui una storia documentata di discriminazioni, non dovranno più essere sottoposte a maggiori controlli le classificazioni basate sull’orientamento sessuale. Gran parte del panorama giuridico è cambiato in 15 anni, da quando il Congresso ha approvato la Doma ", sottolinea inoltre Holder, rilevando che la Corte Suprema ha stabilito l’incostituzionalità di leggi che criminalizzano l’omosessualità e che il Congresso ha abrogato la politica del "don’t ask, don’t tell" tra i militari (proibire ai gay dichiarati di entrare nell’esercito).
Obama non ha mai nascosto di essere contrario ai matrimoni tra gay, mentre è favorevole alle "unioni civili". Quanto alla legge "clintoniana" del 1996 il presidente in più di un'occasione l'aveva definita come "inutile e ingiusta".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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