Nuova circonvallazione, lavori al via

NEL 2010 Con l’alta velocità diventerà lo scalo più importante della capitale: una galleria di cristallo sospesa sui binari

Nuova circonvallazione, lavori al via

Al via dal mese di agosto i cantieri per l’avvio della nuova circonvallazione interna che collegherà la Batteria Nomentana al tronchetto urbano dell’autostrada A24 Roma-L’Aquila. L’opera è strettamente legata al rifacimento della stazione Tiburtina: «Aprirà a fine 2010» ha assicurato pochi giorni fa l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti.
Passeranno per la nuova stazione 50 milioni di passeggeri all’anno, e 500 treni al giorno, di cui 56 ad alta velocità. Sottosopra per due anni l’intero quadrante del Tiburtino. In particolare, dal 4 agosto, per l’avvio della “fase uno” dei lavori, la viabilità sull’attuale tangenziale Est in direzione San Giovanni, nel tratto tra Batteria Nomentana e ponte Lanciani, scorrerà su una sola corsia.
In alternativa gli automobilisti potranno uscire in via della Batteria Nomentana, percorrere via Costantino Maes, e ricongiungersi alla tangenziale in via Lanciani. Il tratto alternativo è stato adeguato per consentire la circolazione a due corsie. Su via Maes saranno in funzione due telecamere per il monitoraggio della circolazione.
Dopo i lavori estivi, da novembre 2009 inizierà la “fase due”, che prevede la realizzazione della galleria lato binari. La tangenziale tornerà a due corsie di scorrimento solo nel novembre del 2010. In direzione Salaria e Acqua Acetosa, invece, per tutta la durata dei lavori, il traffico continuerà come sempre su due corsie, e saranno mantenuti gli attuali svincoli.
I lavori sono funzionali al completamento della nuova circonvallazione interna, circa 2,5 chilometri di lunghezza, un vero e proprio by-pass della tangenziale Est, che si svilupperà dalla Batteria Nomentana allo svincolo della A24. Termine dei lavori novembre 2011.
Previsto lungo il percorso un sottopasso di 130 metri (da Batteria Nomentana a via dei Monti Tiburtini), un successivo tratto in galleria fino a largo Camesena (Pietralata) e un ponte di 135 metri sopra i binari. Da grande arteria di scorrimento l’attuale tangenziale, invece, si ridurrà a strada al servizio del quartiere, con sensibile riduzione del traffico locale e dell'inquinamento acustico e atmosferico. Sarà possibile anche un consistente recupero di spazi degradati nella zona di Pietralata da destinare all’arredo urbano.
Il progetto rientra nel più ampio programma di riqualificazione della stazione Tiburtina, che sarà lo snodo romano dei treni ad alta velocità (Tav) nazionali e internazionali e diventerà fra due anni il più importante scalo ferroviario della capitale. La futura stazione sarà avveniristica: sarà costituita da una galleria di cristallo a nove metri di altezza sui binari, con otto “isole galleggianti” per i servizi viaggiatori, sistemi hi-tech all’avanguardia e soluzioni bio-climatiche.
Un percorso pedonale con ascensori e scale mobili permetterà ai viaggiatori di raggiungere i treni. Lo stesso sistema di scale mobili, attraverso un tunnel con negozi e punti ristoro, permetterà ai residenti di recarsi dal Nomentano a Pietralata. I due quartieri storicamente separati dalla ferrovia potranno così tornare a comunicare. Alla nuova stazione si incroceranno 400 chilometri di ferrovie, tre linee di metropolitana urbana e il trasporto pubblico di superficie.
Previste numerose altre opere attorno all’area, tra cui la nuova viabilità di accesso, la risistemazione del manto stradale, la ristrutturazione del piazzale della Stazione, nonché importanti interventi di riqualificazione idrico-sanitaria.
Ieri sera, intanto, sono partiti i lavori di manutenzione straordinaria dell’intero tratto di via di Tor Cervara, da via Tiburtina fino alla rampa di scavalco dell’A24.

Gli interventi, il cui termine è previsto per la prima settimana di agosto, riguardano il rifacimento e la sistemazione della pavimentazione, la ristrutturazione delle barriere di sicurezza stradale, il ripristino della segnaletica e l’eliminazione degli stati di pericolo prodotti da accumuli di materiale sul bordo della sede stradale.

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