Marcello Chirico
Dopo 36 anni (lultima legge era datata 1975) la Lombardia aggiorna le norme in materia urbanistica attraverso un nuovo Testo Unico che regola da cima a fondo la materia e che adesso, per diventare operativo, attende il via libera del consiglio. Un testo su cui lamministrazione regionale aveva già messo mano nella passata legislatura ma la nuova giunta ha ritenuto di migliorarlo ulteriormente. La nuova versione è stata approvata in settimana e presentata ufficialmente ieri mattina al Pirelli dal governatore Roberto Formigoni insieme allassessore al territorio Davide Boni, che ne hanno illustrato tutte le novità. Tra queste: le nuove norme - parecchio restrittive - per lapertura di nuovi luoghi di culto (leggi, moschee) a una Legge Speciale per Milano che faciliti il recupero di aree dismesse e spazi abbandonati.
«Abbiamo deciso di perfezionare la nostra recente riforma urbanistica - ha spiegato Boni - attraverso il dialogo con gli enti locali, realizzando un progetto di legge che attribuisce maggiore flessibilità dazione ai Comuni, un ruolo più preciso ai privati e che permette alla Regione di definire o proseguire da subito i piani territoriali darea». In pratica, alle amministrazioni civiche verrà delegata la gran parte delle funzioni amministrative in materia, mentre ai privati verrà assicurata una maggiore partecipazione. «La nostra è una legge che nasce nel contesto della riforma costituzionale del 2001 .- ha rimarcato Formigoni - e che favorisce la sussidiarietà. Ci lasciamo definitivamente alle spalle un modello gerarchico di pianificazione territoriale».
Oltre a Piani dArea, Piani Attuativi e possibilità di interventi edilizi pure su zone agricole, il nuovo Testo pone dei vincoli molto rigidi allapertura di nuove chiese o moschee per le quali sarà obbligatoria una concessione comunale. «Finora - ha spiegato Boni - è stato possibile cambiare destinazione duso dei locali fino a 150 metri senza chiedere nulla, dora in poi non lo si potrà più fare. Non è un sistema di repressione semmai di regolazione, che ora manca. Purtroppo le nuove norme non saranno retroattive, però per ciò che già esiste chiedo ai sindaci di operare tutti i controlli possibili». A cominciare da viale Jenner «dove cè un luogo di culto in un garage». «Abbiamo rispetto per tutte le religioni - ha aggiunto il governatore - e garantire libertà di culto, ma modalità e luoghi nei quali esercitarla hanno a che fare anche coi diritti degli altri».
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