Le nuove proposte sono un successo Nel 2011 spesi 80 miliardi di euro

Un popolo di santi, navigatori, poeti e giocatori: questa è la nuova descrizione degli italiani visti i numeri fatti registrare dal mercato del gioco. Tra Lotto, SuperEnalotto, scommesse, lotterie, Bingo, Newslot, videolottery, eccetera, solo nel 2011 gli italiani hanno speso per tentare la fortuna quasi 80 miliardi di euro.
Si tratta di un dato che conferma il trend di crescita che dura ormai da quasi nove anni, cioè da quando nel 2003 i Monopoli di Stato presero in mano il settore. Numeri alla mano, è sbagliato quindi l'accoppiamento crisi-gioco, visto che il settore è sempre cresciuto a prescindere dalla situazione economica del Paese.
«Bisogna fare attenzione nella lettura dei dati sul mercato del gioco - tiene a sottolineare Fabio Felici direttore dell'agenzia di stampa Agicos - perché la cifra di quasi 80 miliardi di euro giocati nel 2011 dagli italiani potrebbe trarre in inganno. Di questa cifra infatti ben 61,5 miliardi, vale a dire il 77%, sono tornati nelle tasche dei giocatori sotto forma di vincite. Vuol dire che effettivamente il giocato “nuovo” è stato di 18,4 miliardi, frutto in gran parte dei nuovi prodotti di gioco, come ad esempio casinò online e poker cash, immessi sul mercato la scorsa estate. Molti appassionati già praticavano questi giochi all'estero e quindi potendoli adesso trovare anche in Italia, hanno fatto “rientrare” questa cifra nei nostri confini, con grandi vantaggi in termini di sicurezza e trasparenza. Si sente anche parlare di un basso prelievo erariale sul gioco. Niente di più errato - così il direttore di Agicos - visto che all'Erario nel 2011 sono arrivati dai giochi ben 9,2 miliardi di euro, vale a dire la metà esatta dei 18,4 miliardi effettivamente puntati. Una tassazione quindi del 50%, valore elevatissimo. Inoltre al settore del gioco va riconosciuta una dignità imprenditoriale importante, visto che dà lavoro diretto a circa 120mila persone».
Ma non è tutto oro ciò che luccica. Ci sono infatti alcuni giochi che stanno segnando il passo, come le scommesse sportive e l'ippica e altri, come Newslot e videolottery e il settore dell'online, che invece da soli valgono i due terzi del mercato. E il 2012 si preannuncia come un altro anno da record. I primi dati di raccolta vanno verso una proiezione di circa 85 miliardi raccolti a fine anno.

Atteso l'arrivo della Lotteria «Resto in gioco», che si potrà praticare alle casse dei supermercati, del betting exchange, cioè le scommesse tra gli utenti con gli appassionati che potranno diventare loro stessi dei bookmaker, delle scommesse virtuali (calcio, corse di auto, cavalli e cani stile playstation) e della Lotteria europea «Eurojackpot», che da noi dovrebbe arrivare a breve: contribuiranno a rendere ancora più competitiva l'offerta di gioco «made in Italy».

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