Obama, che difficile fare il padre di figlie adolescenti

La politica estera, le divisioni razziali, l'immigrazione. I test per il presidente americano, Barack Obama, sono molti. E anche alle Hawaii non lo abbandonano. Anzi si trova ad affrontare una nuova prova: le vacanze con delle teenager. Sasha e Malia, le figlie del presidente di 13 e 16 anni, sono ormai grandi e meno interessate a trascorrere una giornata in spiaggia con papà e mamma. E lo hanno già dimostrato, «rompendo» con alcuni degli schemi, mostrando la loro indipendenza, facendo selfie, alzando gli occhi alle battute del padre e preferendo Beyoncè ai cartoni. L'ultimo esempio è stata la cerimonia per la grazia del tacchino, quando hanno guardato il papà perplesse e risposto 'nò all'invito ad accarezzare il tacchino. L'ennesima prova è arrivata quando sono partite per le Hawaii, sfoggiando un look da 'grandì. Sasha è salita sull'Air Force One con un abito da mare bianco e sandali con la zeppa in legno. Malia indossava un abito polka a pois e una borsa sportiva. A differenza delle altre figlie presidenziali che le hanno precedute, Sasha e Malia sono le prime a crescere alla Casa Bianca nell'era dei social media.

La First Lady, Michelle Obama, ha ammesso le sue difficoltà nel tenere le figlie lontane dagli schermi grandi e piccoli, anche perchè vedono i genitori sempre connessi. E nonostante l'attenzione della Casa Bianca all'immagine sui media di Sasha e Malia, qualche volta queste sfuggono dal controllo. È accaduto a Malia che, lo scorso agosto, ha postato una sua foto con un abito a fiori durante un concerto a un festival a Chicago. Anche le altre giovani inquiline della Casa Bianca hanno avuto problemi.

Li ha avuti Chelsea Clinton, Amy Carter è stata sommersa dalle critiche e le figlie di George W. Bush sono salite alle cronache per essere state colte in flagrante ad acquistare alcol prima dei 21 anni. Insomma, dura la vita dei padri presidenti, ancora di più dei figli che crescono sotto riflettori e critiche.