Washington - A una settimane dalle cruciali primarie in Texas e in Ohio, Barack Obama ha preso il largo su Hillary Clinton nei sondaggi. L'America insomma sceglie Barack. L’ultimo rilevamento nazionale Cbs-New York Times assegna al senatore dell’Illinois un vantaggio di 16 punti percentuali su Hillary Clinton, il 54% contro il 38%. Un'enormità, che pone Hillary nella condizione di dover effettuare una difficile rimonta. Tre settimane fa i due eranno appaiati con il 41% delle preferenze e un mese fa Hillary era avanti di 15 punti. Un altro sondaggio di Usa Today conferma i progressi del senatore dell’Illinois che viene dato al 51% contro il 39% dell’ex First Lady.
Barack può battere McCain Ma ancora più preoccupante per la Clinton c’è il fatto che nel sondaggio Cbs sei elettori democratici su dieci hanno detto di considerare Obama il più adatto per sconfiggere John McCain, il doppio di quanto vedono meglio Hillary. McCain si conferma invece come il preferito dall’elettorato repubblicano: otto su dieci sarebbero felici che ottenesse la nomination, nove su dieci lo giudicano pronto per la Casa Bianca.
Hillary in calo fra le donne La Clinton ha perso il voto delle donne democratiche: fino a qualche settimana fa appoggiavano la sua candidatura in blocco, ora i due candidati sono alla pari. Su questo terreno l'ex first lady in teoria doveva avere il suo punto di forza, ma il suo avversario evidentemente ha preso le misure ed è riuscito a colmare il gap, aprendo un breccia nel blocco femminile, che potrebbe essere decisivo.
La Clinton al contrattacco Intanto Hillary tenta di contrattaccare Obama su quello che dovrebbe essere il suo tallone d’Achille, l’inesperienza in politica estera. «Passa dal ritenere che la mediazione e gli incontri senza precondizioni possano risolvere i problemi più spinosi del mondo, all’idea di intraprendere azioni unilaterali senza la collaborazione dei nostri alleati nella regione più delicata del mondo», ha incalzato la Clinton in un discorso a Washington. L’allusione è all’accenno di Obama a possibili attacchi contro obiettivi di Al Qaida in Pakistan.
Lui, Obama, ha ripetuto la sua disponibilità se eletto a incontrare i leader di Paesi ostili agli Usa. «Dobbiamo riscoprire il potere della diplomazia - ha affermato in un comizio a Cincinnati - quindi ho detto subito che oltre agli amici incontrerò i nemici, oltre quelli che mi piacciono quelli che non mi piacciono».
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