Obiettivo: prevenzione diabete e obesità

Contenere l’avanzata del diabete con le armi della prevenzione, attraverso programmi educazionali. Come quello sulla corretta alimentazione, alla base di un interessante progetto «Prevenzione Diabete e Obesità», realizzato dall’Associazione medici diabetologi (Amd) in collaborazione con la provincia di Cosenza. Un impegno non a caso. Il Sud Italia è l’area geografica dove risiede la maggioranza delle persone diabetiche (si stima siano più di un milione, un terzo di tutti gli Italiani, colpiti da questa malattia, oggi oltre 3 milioni). Primato negativo va alla provincia di Cosenza, con quasi 8 cittadini su 100 che soffrono di diabete. «Si tratta di una iniziativa pilota (iniziata nel 2010 si concluderà nel maggio 2012), realizzata nella nostra Provincia proprio per affrontare con le armi della prevenzione, attraverso l’educazione alla corretta alimentazione, il primato negativo che segna i nostri concittadini», spiega Giuseppe Armentano, consigliere nazionale Amd, membro del Comitato organizzatore del congresso Amd 2011 in programma proprio a Rossano Calabro (Cosenza) il prossimo 25-28 maggio. Il progetto intende realizzare entro il 2012 un intervento a tappeto sulla popolazione, il primo in Italia. Punta sull’aspetto educazionale anche l’attività dell’ambulatorio e day hospital di diabetologia al Pio Albergo Trivulzio (Pat) di Milano, diretto dal dottor Riccardo Bosia (Day hospital tel 02.4029531, ambulatorio tel 02.4029285). «Presso il nostro Centro ci occupiamo dell’anziano diabetico a 360 gradi. Cerchiamo di affrontare l’aspetto della disabilità neuromotoria, applicando schemi di riabilitazione specifici. Dedichiamo inoltre molta attenzione anche all’aspetto educazionale, attraverso programmi nei quali cerchiamo di spiegare al paziente tutti quelli che sono gli inconvenienti della malattia e come affrontarla: dal controllo della glicemia con l’apposito dispositivo, al riconoscere l’ipoglicemia, condizione quest’ultima drammatica nell’anziano. Stiamo inoltre preparando, ma non è ancora partito, uno studio che valuterà tutti i benefici dell’attività fisica. Oltre al benessere soggettivo l’obiettivo è cercare di ridurre le medicine. L’attività fisica diventa un farmaco».

Altre iniziative con analoghi obiettivi di prevenzione, educazione ad un corretto stile di vita e un buon controllo dei livelli di glucosio, sono state avviate. É il caso della quarta edizione della campagna Buon Compenso del diabete promossa con il patrocinio del ministero della salute.

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