Milano - Il comandante della stazione dei carabinieri di Parabiago, nel milanese, è stato arrestato perché avrebbe abusato per due giorni di una donna polacca che era stata arrestata per un furto. L’uomo, Massimo Gatto, avrebbe compiuto le violenze sessuali all’interno della caserma. Dalle indagini, coordinate dal procuratore aggiunto di Milano, Pietro Forno, e dal pm Cristiana Roveda, è emerso poi che il maresciallo avrebbe abusato anche di altre sei donne, tra cui una prostituta.
La ricostruzione dei fatti Gatto, 47enne di Torino, è stato arrestato oggi con le accuse di violenza sessuale, concussione sessuale e perquisizione arbitraria, su ordine del gip di Milano Enrico Manzi, a seguito delle indagini condotte dal nucleo operativo dei carabinieri del Comando provinciale di Monza. La donna, una polacca di 19 anni, era stata arrestata il 15 gennaio scorso per aver rubato alcuni giochi elettronici in un centro commerciale. Portata nella stazione dei carabinieri di Parabiago, quel giorno stesso e il giorno successivo, avrebbe subito ripetuti abusi da parte del maresciallo che, dopo averla fatta uscire dalla camera di sicurezza dove era rinchiusa, l’ha palpeggiata e violentata, anche nel bagno della caserma. La ragazza dopo aver patteggiato la pena nel processo per direttissima il 17 gennaio, si è precipitata negli uffici della Polfer di Milano per presentare la denuncia per le violenze subite. Denuncia che è stata trasmessa al pm di turno che ha subito sentito la ragazza che ha raccontato di quei due giorni di abusi. Al carabiniere viene contestata la violenza sessuale aggravata per aver agito nei confronti di una persona in stato di privazione della libertà.
Spuntano altre violenze Dalle indagini degli inquirenti, che hanno ascoltato poi alcuni colleghi del comandante, è emerso poi che l’uomo poteva aver avuto gli stessi comportamenti con altre donne. Alla fine dell’indagine, i pm sono riusciti ad individuare altre sei donne che avrebbero subito violenze o tentativi di violenza tra il 2004 e il 2010.
Tra queste, come emerge dall’ordinanza, ci sono una prostituta romena, una ex prostituta che si era presentata in caserma per una denuncia, un’altra donna che era andata nella stazione per un problema con la patente, altre due che si erano presentate per una denuncia e infine una donna che era andata nella stazione a esporre la sua difficile situazione coniugale. Inoltre, gli inquirenti hanno individuato altre quattro donne che avrebbero subito violenze alla fine degli anni Novanta, ma quei fatti sono oramai prescritti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.