Pavia - Frammenti di pelle, peli e capelli sparsi. Questo, secondo indiscrezioni, il materiale repertato nella villa di Garlasco dove lo scorso lunedì è stata uccisa con quattro colpi alla testa Chiara Poggi. Tutto è al vaglio dei Ris. Ma secondo uno degli investigatori, il capello insanguinato trovato in una mano della ragazza sarebbe "un'invenzione". Quanto all’arma, sempre secondo indiscrezioni, nessuno è stato ancora in grado di dire nulla di preciso perché si tratterebbe di un oggetto che per ora non si è riusciti a rapportare a forme "note o usuali". Insomma, pare proprio da escludere che possa trattarsi di una mazzetta da muratore o di un martello. I genitori di Chiara, tramite il loro avvocato, hanno fatto sapere che hanno "piena fiducia" nel lavoro che gli inquirenti stanno svolgendo per scoprire il responsabile della morte prematura della figlia.
Le indagini Gli amici e conoscenti di Chiara stanno testimoniando in queste ore davanti ai carabinieri di Vigevano, mentre nel paese dove è avvenuto l’omicidio, in provincia di Pavia, vengono ascoltati i vicini di casa del fidanzato della vittima. Lo riferiscono fonti investigative.
Corona in cerca di scoop A Garlasco ha fatto la sua apparizione il fotografo Fabrizio Corona. Intercettato dai giornalisti in un ristorante a poche centinaia di metri dalla villetta dove vivono le due cugine della vittima, Stefania e Paola Cappa, il protagonista di Vallettopoli ha così spiegato le ragioni della sua presenza: "Sono venuto qui a cercare di fare il mio lavoro, onesto e pulito e forse riesco a farlo meglio di voi". Il fotografo ha detto che il delitto di Garlasco, con i suoi risvolti, può diventare "una grande storia in questo anno". Alla domanda sulla ragione della sua presenza a Garlasco, alla fine Corona ha ammesso: "Sono qui per una esclusiva". Alla domanda quali personaggi siano i più interessanti della storia, Corona non ha avuti dubbi: "Sicuramente le due gemelle". E il fotomontaggio? "Una mossa alla Corona".
Ieri l'interrogatorio di Alberto Il fidanzato di Chiara ieri è stato in Procura fino
a tarda sera. Ha chiesto di parlare con il pm che si sta occupando delle indagini, Rosa Muscio, dopo esser stato convocato in caserma a Vigevano nel primo pomeriggio. Sono ancora molti i dubbi sulla morte della ragazza. Lo zio in un comunicato: "Agiremo legalmente" Troppa malevolenza sulle due sorelle gemelle Paola e Stefania Cappa, violazione della privacy per aver diffuso dati sulla loro salute. La famiglia dice basta, preannuncia azioni legali contro gli organi di stampa e chiude le porte a qualunque ulteriore comunicazione pubblica. Con un comunicato diffuso pochi minuti fa, il padre Ermanno Cappa scrive che la sua famiglia "è amareggiata di dover sommare al dolore per la perdita della amata Chiara Poggi, la malevolenza di cui molti mezzi di informazione l’hanno fatta oggetto". "Tale malevolenza ha colpito in particolare le figlie Paola e Stefania delle quali molti mezzi di informazione hanno travisato la disponibilità al colloquio e i comportamenti. Vi sono stati articoli e servizi in cui le stesse sono state presentate come persone su cui far ricadere sospetti ed in cui, in palese violazione delle norme sulla privacy in tema di dati sensibili, si sono indebitamente diffuse notizie sul loro stato di salute. Tutto ciò non sarà ulteriormente tollerato e dei comportamenti lesivi posti in essere verrà chiesto conto ai responsabili al momento opportuno". E il comunicato chiude così: "La famiglia Cappa ha dichiarato agli inquirenti quanto a sua conoscenza che possa giovare ai fini dell’indagine. Nessuna ulteriore comunicazione verrà fornita agli organi di informazione. Si chiede il dovuto rispetto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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