Claudia Passa
Tutti insieme appassionatamente, chi scrive le leggi e chi di violarle ha fatto un vanto oltreché una cifra distintiva. Nella lunga lista di adesioni alla manifestazione di oggi promossa dai sindacati degli inquilini e i comitati di lotta per la casa cè un universo assai variegato: associazioni regolari a fianco di gruppi e gruppuscoli della galassia no-global; fior di parlamentari a braccetto con Nunzio DErme e padre Alex Zanotelli; presidenti di municipi, consiglieri comunali e finanche lassessore Claudio Minelli in piazza con Action e le punte di diamante dei Disobbedenti capitolini.
Nellelenco di sottoscrizioni, secondo quanto pubblicato online dai sindacati promotori, non manca proprio nessuno: fra i vari «comitati di lotta per la casa» (sempre in prima fila nelle occupazioni abusive), accanto a qualche cellula locale del «social forum», compare pure un gruppo romano dal nome assai evocativo: «Comitato occupanti senza titolo alloggi cartolarizzati». Massiccia ladesione di Rinfondazione, a cominciare da Fausto Bertinotti, e quella dei Comunisti italiani con Armando Cossutta e la figliola Maura. Immancabili Paolo Cento e Vittorio Agnoletto. Ma col ritorno del proporzionale alle porte, anche i Ds devono aver ritenuto sconveniente lasciare agli «estremi» della coalizione lesclusiva della lotta allemergenza abitativa: ecco dunque spuntare fra i sottoscrittori targati Quercia un fine giurista come Vincenzo Siniscalchi, il generale dellEsercito (oggi deputato) Franco Angioni, la vedova di Massimo DAntona.
A ventiquattrore dallappuntamento, sono già parecchi gli esponenti delle amministrazioni locali capitoline ad aver dato pronta adesione: non solo lassessore alle Politiche abitative, non solo consiglieri comunali e municipali, non solo il vicepresidente del consiglio provinciale Nando Simeone, ma anche diversi presidenti di municipi. Fianco a fianco con Action potremmo così ritrovarci in piazza Sandro Medici (X municipio), Orlando Corsetti (III), Ivano Caradonna (V) e pure Giuseppe Lobefaro, Margherita, mini-sindaco del centro storico. Da ieri mattina, poi, Lobefaro ha pure il conforto dellUlivo che governa il I municipio.
Il parlamentino di via Giulia, infatti, ha dato via libera a maggioranza a un ordine del giorno in cui, fatte le doverose premesse sul dramma degli sfratti, tirati in ballo casi di persone molto anziane buttate fuori di casa, accesi i riflettori sullemergenza abitativa, come proposta non sè trovato di meglio che aderire in massa alla sfilata che vedrà inevitabilmente protagonisti no-global e «okkupanti» che dellabusivismo hanno fatto il loro metodo privilegiato di lotta.
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