«Nel 2012 Il laser a femtosecondi ha aperto una nuova era per la chirurgia oftalmica, dopo un anno di sperimentazione clinica sono molto positivi i risultati ottenuti con quei pazienti che presentavano le condizioni oculari ideali per questa tecnica», afferma Carlo Vanetti, direttore del Centro di oftalmologia clinica e microchirurgia oculare di Milano, che vanta un'esperienza ventennale nel settore con all'attivo più di 24mila interventi.
È stato uno dei precursori della tecnica di facoemulsificazione a ultrasuoni della cataratta e, da gennaio 2012, la sua sala operatoria è stata tra le prime in Italia ad essersi arricchita del Laser a Femtosecondi. (www.lacataratta.it)
«Questo nuovo laser garantisce maggiore precisione, riproducibilità dei risultati con un ridotto traumatismo rispetto al bisturi. Le fasi principali dell'intervento vengono programmate dal chirurgo al computer ed effettuate dal laser in poche decine di secondi. Un intenso anno di lavoro e sperimentazione ha permesso di ridurre i tempi della procedura ed affinare i criteri di selezione dei pazienti che richiedono specifiche caratteristiche oculari per potersi avvalere con successo di questa tecnica, solo il 60% degli occhi è infatti pienamente compatibile con queste metodiche chirurgiche . Chi non dovesse presentare caratteristiche cliniche adeguate, può comunque affidarsi alla facoemulsificazione ad ultrasuoni della cataratta, un intervento molto sicuro, efficace e super collaudato».
Evitare totalmente l'uso del bisturi durante l'intervento è un indubbio vantaggio, sia per il chirurgo che per il paziente che descrivono l'intervento come un'esperienza per nulla traumatizzante. In realtà queste metodiche richiedono una grande competenza, anni di ricerca scientifica ed esperienza clinica.Il laser a femtosecondi emette impulsi di qualche micron di diametro ad altissima frequenza e intensità, che consentono di sezionare i tessuti in modo preciso e omogeneo, ciò aumenta precisione e standardizzazione delle incisioni chirurgiche, riducendo del 30% l'uso di strumenti manuali all'interno dell'occhio.
Le fasi principali dell'intervento vengono programmate dal chirurgo al computer ed effettuate dal laser in poche decine di secondi. «Nella chirurgia della cataratta - spiega Vanetti - è sufficiente un'anestesia topica con gocce di collirio. Il laser a femtosecondi evita l'uso dei bisturi per effettuare le due piccole incisioni corneali di 2,4 e 0,8 millimetri, apre con precisione l'involucro esterno del cristallino e divide in quattro settori la cataratta. Successivamente, si aspira il nucleo opaco con una sonda a ultrasuoni e si inserisce il cristallino artificiale. Le nuove lenti intraoculari (IOL) , preventivamente calcolate e selezionate in base alle caratteristiche cliniche del paziente e riescono a correggere circa il 60% dei difetti visivi preesistenti, compresi miopia, astigmatismo e ipermetropia.
Tra le novità che riguardano le lenti intraoculari, si annoverano le lenti toriche, che per la prima volta possono essere inserite nell'occhio per correggere fino al 70% dei difetti astigmati.
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