RomaÈ proprio vero che il cane può essere il migliore amico delluomo. E a volte, può arrivare a sostituire anche il partner, soprattutto quando questultimo non ama il ballo, o magari è imbranato, non ha il ritmo nel sangue o pesta i piedi.
In Italia moltissime donne lasciano a casa il marito per darsi alla Dog Dance, la nuova entusiasmante disciplina da svolgere in compagnia di Fido. Una novità che ha conquistato in pochissimo tempo il nostro Paese, a dimostrazione che spesso laffinità tra cane e padrone può essere totalizzante. Con poche regole e un allenamento costante il cucciolo si trasforma in un aspirante Fred Astaire, pronto a esibirsi in performance di danza con laccompagnatore.
La Dog Dance è nata in Canada, dopo che un gruppo di insegnanti comportamentalisti decisero di fare lezione abbinando un sottofondo musicale ai comandi. Il risultato è stato quello di rafforzare lintesa tra cane e padrone, che volteggiano insieme adeguandosi ai tutti i ritmi, dai più calmi a quelli scatenati, dado vita a performances acrobatiche e coreografie entusiasmanti. Negli anni Novanta il ballo con Fido è arrivato in Inghilterra, Germania, Olanda, Svizzera e infine lItalia, dove si stanno moltiplicando i corsi per principianti, quelli avanzati e quelli mirati alla preparazione delle gare.
Attualmente nel nostro Paese la Dog Dance si divide in due rami: il Freestyle e lHeelwork to music. Il primo è un programma musicale coreografato eseguito dal conduttore e dal cane, in cui lobiettivo è quello di esibire entrambi in una danza creativa, innovativa, originale, usando la musica, ma senza figure obbligatorie. LHeelwork to music, invece, unisce regole di obedience e arte del dressage, con elementi di danza. Le figure, però, sono maggiormente legate alle condotte nelle varie direzioni e posizioni e, allinterno del ring, ci sono dei movimenti obbligatori. Anche in questo caso il risultato finale dovrà essere una coreografia piacevole e divertente, dalla quale si evince laffiatamento tra animale e uomo.
Purtroppo, però, in Italia questa dance non ha ancora ottenuto il riconoscimento dallEnci, e quindi le gare sono autonome e valutano il lavoro di squadra, scenografico e atletico eseguito a ritmo di musica.
«Una collaborazione, quindi, a sei gambe - spiega la dottoressa Livia Conterno, titolare del Centro Cinofilo Spilimbau, di Pordenone -. Non è importante, infatti, che il conduttore sia un ballerino, perché la star principale è e resta il cane, che non deve mai essere messo in ridicolo con figure o movimenti innaturali. E la cosa bella è che possono partecipare tutti i cani, piccoli, grandi, anziani o giovani, magri o in sovrappeso e non importa che siano di razza o meticci: fondamentale è che amino mettersi in gioco con lamico umano. E che questo abbia già un certo controllo su Fido». Si tratta di far eseguire al cane movimenti studiati, puntando sulle sue attività fisiche e mentali. Si insegna il salto delle braccia, delle gambe, a girare intorno a se stesso, i rotolamenti vari che formano una coreografia. «È consigliata a tutti quelli che amano svolgere attività nel tempo libero con i propri cani. Questi animali, infatti, spesso hanno problemi comportamentali perché si annoiano, in quanto non riescono a canalizzare loro energie.
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