Ora è diventato ufficiale: le femmine meglio dei maschi

Uno studio inglese rivela: a quattro anni le bambine sono nettamente più intelligenti dei bambini. Scrivono, leggono, disegnano, curano la propria persona. E sanno essere molto più chiacchierone. Ma questo lo avevamo capito da noi...

Ora è diventato ufficiale: 
le femmine meglio dei maschi

Londra - Che le bambine avessero una maturazione più rapida dei coetanei di sesso maschile è ampiamente risaputo. O almeno è quanto si è sempre creduto in ambito scolastico, e non solo. Ma mai nessuno era riuscito ad accertare con metodo scientifico la loro chiara superiorità cognitiva, emotiva e relazionale. Ci ha pensato uno studio inglese, realizzato da un ente governativo, secondo il quale esiste una distanza rimarchevole, addirittura preoccupante se proiettata sul futuro, tra i sessi nei primi anni di vita. Le bimbe precedono i maschietti in (quasi) tutto lo spettro di competenze e abilità prima dell'inizio del ciclo scolastico, dal leggere allo sviluppare forme di socializzazione, dall’intelligenza emotiva alla capacità di concentrazione. Una superiorità netta non meno che schiacciante, emersa dall'analisi comparata di un campione di bambini di ambo i sessi dell'età di quattro anni. Il confronto è risultato impari, soprattutto per quanto riguarda la scrittura: rispetto al 74% delle bambine in grado di scrivere il proprio nome a memoria o comporre breve frasi, solo un maschietto ogni due sa fare altrettanto. È la prima volta che il governo decide di rendere pubblico uno studio simile, che inevitabilmente ha già destato più di una preoccupazione tra gli addetti ai lavori. «Si tratta di un risultato allarmante - ha commentato Anne Mountford, della fondazione 4Children -.

L’economia si sta muovendo verso la ricerca di capacità comunicative e le bambine sembrano essere molto avanti. Se non interveniamo, i bambini rischiano di non trovarsi pronti al mondo del lavoro».
Un allarme giustificato dal fatto che i futuri uomini, già nella fase prescolare, accusano un ritardo di genere nelle capacità di base. Questa almeno la conclusione dello studio, che prendendo in considerazione le competenze individuali di 13 aree diverse, ha dunque sancito il primato femminile nel periodo infantile. Solo in 3 materie i bambini superano le coetanee, a conferma dei luoghi comuni sulle più tipiche capacità maschili: la matematica (in cui raggiungono l'obiettivo prefissato il 7% dei bambini contro il 6% delle bambine), le nuove tecnologie e la costruzione di oggetti. In tutte le altre aree, viceversa, soccombono. Anche di molto, come nel campo della comunicazione, verso la quale le bambine sembrano avere una naturale predisposizione (74% dei successi), staccando di oltre 20 punti i coetanei maschi. Identico risultato anche in altre attività, apparentemente più pratiche. Come nell'igiene personale, nella ripetizione di suoni, o nel modo di vestire, dove i maschietti accusano ritardi e incapacità evidenti.

O come nelle relazioni sociali e nell’intelligenza emotiva. Bimbe davanti anche in campo cognitivo, nella conoscenza del mondo e nello sviluppo di un linguaggio consapevole, dove fanno registrate una schiacciante vittoria. L'infanzia parla al femminile.

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