Un’ora di lavoro in fumo per un’eurofiguraccia

E adesso che farà l’opposizione di centrosinistra, ricorrerà all’Onu? Non ci sorprenderemmo più di tanto se, dopo l’eurofiguraccia di ieri, gli saltasse in mente di farne una su scala mondiale. Facce da funerale per una sinistra già pronta a stappare lo spumante e costretta a prendere atto che l’Europa non si accoda più alle loro patetiche risoluzioni dal sapore anti italiano.
Il verdetto del Parlamento europeo dovrebbe servire da lezione ai nostri avversari politici che hanno gli occhi offuscati dall’odio verso il nostro premier. Avranno capito che si viene qui per fare l’interesse del nostro Paese? Avranno capito finalmente che tentare di screditare Berlusconi agli occhi dell’Europa non servirà nemmeno a guadagnare consensi?
L’Europa ha dimostrato di avere un’altra e un’alta considerazione del nostro Paese. I veri nemici della libertà di informazione in Italia sono quegli interi gruppi editoriali che difendono interessi particolari e cercano, loro sì, di mettere un bavaglio al lavoro del governo Berlusconi.
Ai lettori che per ovvie ragioni non possono conoscere i meccanismi del Parlamento europeo, bisogna spiegare che nella giornata di ieri l’unico momento della sessione plenaria dedicato alle votazioni è stato sprecato per questa risoluzione. Un’ora per confermare che l’Italia è un Paese libero! Risultato: 60 minuti che chissà quanto ci sono costati… Soldi sprecati per un’eurofiguraccia. Forse a Sassoli e ai dipietristi non resta che iscriversi a un torneo di calcio per avere la rivincita.
Battute a parte, non possiamo esultare perché avremmo preferito andare in assemblea e parlare dei problemi veri per i quali la gente ci chiede soluzioni.

Ma ci consola che almeno l’Europa abbia dato un verdetto che nessuno potrà mettere in discussione.
Si inventano il male perché non sono capaci di fare il bene e ci invidiano per quello che noi abbiamo e loro no: la fiducia in un leader e in un progetto per il Paese.
* Europarlamentare Pdl

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