Gian Maria De Francesco
«Ci sono finalmente politiche di accompagnamento innovative su temi decisivi come la dotazione infrastrutturale per consentire alla Liguria di avere collegamenti migliori attraverso la Gronda autostradale e il Terzo valico: la Regione ci ha creduto molto e questo per noi è utilissimo così come la crescita delle presenze turistiche attraverso la campagna promozionale per la destagionalizzazione». Il presidente della Camera di Commercio, Paolo Odone, è soddisfatto dell'attività avviata dalla giunta regionale di Giovanni Toti nel suo primo anno di governo, anche se ora l'impegno dovrà essere raddoppiato per affrontare in maniera ancor più risoluta alcune problematiche che la Liguria e, soprattutto Genova, si trascinano dietro da oltre un decennio.
Presidente Odone, come giudica la congiuntura economica?
«Abbiamo presentato il Salone nautico di Genova qualche giorno fa: si registra il ritorno degli espositori. L'insieme dei provvedimenti per il comparto turistico sta dando risultati evidenti. A questo bel risultato fa un po' da contraltare il manifatturiero, soprattutto con Finmeccanica. Anche se bisogna registrare che Fincantieri ha di recente acquisito un ordinativo molto importante».
La Regione si è impegnata sul capitolo infrastrutture, dicevamo.
«Le infrastrutture sono il nostro interesse prioritario. Il porto di Genova nel 2015 ha segnato il nuovo record per i container, che crescono su base annua del 3,2%, i passeggeri sono in crescita sia per i traghetti sia per le crociere. L'aeroporto ha confermato il trend positivo per aerei e passeggeri. Questo è fondamentale per il settore turistico: la Liguria offre ai visitatori le località più famose al mondo. Inoltre è stato dato un forte impulso al turismo culturale».
Lo sviluppo dei collegamenti è perciò prioritario.
«Genova è una frontiera dell'Europa. Come Camera di Commercio ci siamo attivati da quasi dieci anni per segnalare la necessità di questo tipo di investimenti. La Gronda autostradale di Genova prevede un investimento di 3,26 miliardi. Il costo socio-economico che la comunità patisce per la sua non realizzazione è di 570 milioni all'anno. Se fosse stata realizzata sette anni fa, si sarebbero risparmiate risorse per 3,42 miliardi, superiori al suo costo. Per questo siamo soddisfatti che la Regione l'abbia inserita tra le priorità».
Cosa sta facendo la Camera di Commercio per lo sviluppo del territorio?
«Noi investiamo molto in una delle strutture di ricerca più importanti d'Italia. L'Iit, l'istituto italiano di tecnologia, ha attratto oltre 1.500 ricercatori da 54 Paesi e svolge ricerca finalizzata all'impresa a livello internazionale. Come Camera di Commercio abbiamo già stabilito di investire una somma importante per far partire un polo di startup innovative visto che l'Iit dispone di un centinaio di brevetti di assoluto interesse. Noi abbiamo contribuito con una somma di 2,5 milioni di euro per realizzare un incubatore di livello internazionale. Ad esempio, sono utilizzabili alcuni brevetti nel campo medicale e abbiamo fatto in modo di creare una partnership con investitori che vogliono svilupparne la realizzazione. E ce ne sono altre centinaia. La nostra attenzione è concentrata sulla ricerca di alta qualità: per noi è questo l'elemento di sviluppo della città, della Regione e dell'Italia».
Insomma, un «modello Liguria» a tutto campo.
«Con la regione condividiamo l'impegno per la ricerca e per le infrastrutture di collegamento per essere sempre più competitivi nei confronti della Costa Azzurra. E poi non bisogna dimenticare che le città liguri sono le preferite dai turisti stranieri per l'ottima qualità della vita».
La Regione non vi ha lasciato soli, dunque.
«No, anzi ci sta
seguendo da vicino per trovare una soluzione alla sentenza della Corte Ue sulla direttiva Bolkestein che non solo mette a rischio gli investimenti sugli stabilimenti balneari, ma anche le concessioni delle banchine nei porti».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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