Ora la Scala è a norma Per la Procura caso da archiviare

Prima che la Procura se ne interessasse, mancavano i requisiti antincedio. Mancava una verifica sulla solidità dell’edificio. Le uscite di sicurezza erano di difficile accesso. L’incolumità degli spettatori era a rischio - spiegavano i tecnici -, così come era a rischio quella dei lavoratori. Era il teatro alla Scala, prima degli interventi che - a seguito dell’apertura del fascicolo - l’hanno rimesso in regola. Erano alcune delle contestazioni mosse dalla Procura, che ha chiuso le indagini sulle violazioni delle norme sulla sicurezza al Piermarini, e che nel registro degli indagati aveva iscritto un solo, eccellente nome. Quello di Stéphane Lissner. Ora, però, per il sovrintendente arriva una richiesta di archiviazione. Perché, il 23 settembre scorso, i vigili del fuoco hanno rilasciato il certificato antincendio. E, grazie anche alla riduzione del numero delle poltrone in sala, il teatro è di nuovo sicuro.
Secondo l’avviso di conclusione delle indagini, il teatro non osservava le prescrizioni in materia di pubblica sicurezza. Le violazioni: non aver richiesto e dunque ottenuto il certificato di prevenzione incendi (rendendo pericolosa la presenza all’interno della Scala degli spettatori negli ultimi due anni), non aver fatto verificare la solidità dell’edificio, non aver verificato la sussistenza dei requisiti antincendio in relazione alla presenza di prodotti infiammabili e non aver fatto verificare la presenza di uscite di sicurezza sgombre. In qualità di datore di lavoro, invece, lo stesso Lissner era accusato di non aver adottato misure idonee alla sicurezza dei lavoratori, di non aver modificato nella forma e nelle dimensioni la scala di accesso alle pompe antincendio, di non aver installato porte tagliafuoco a norma, né il corrimano centrale sulla cosiddetta scala Botta per agevolare l’uscita in caso di emergenza. Storia del passato. La Scala è stata rimessa a norma.
«Registriamo con soddisfazione - commenta il procuratore aggiunto Nicola Cerrato, a capo del pool di magistrati che si occupa di sicurezza nei luoghi pubblici e di lavoro - come il più famoso teatro del mondo si sia dotato dei necessari dispositivi che garantiscano l’incolumità di quanti lo frequentano».

«L’azione portata avanti dalla Procura - aggiunge Cerrato - si inserisce in una linea di fermezza che il nostro dipartimento sta portando avanti da almeno due anni in sinergia con vigili del fuoco, polizia locale, questura e Asl per garantire le condizioni di sicurezza nei locali di pubblico spettacolo. Una politica - conclude - che ha portato alla chiusura di discoteche e ristoranti molto noti in città, a tutela degli utenti e soprattutto dei più giovani».

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