Nel giorno in cui il Fondo monetario internazionale conferma la previsione di crescita dell’1% per l’economia italiana per il biennio 2010-2011, arrivano cifre sull’attività industriale che fanno sperare in qualcosa di meglio. In agosto, il fatturato dell’industria italiana è aumentato del 2,8% rispetto al precedente mese di luglio, mentre rispetto all’agosto 2009 l’incremento è stato pari al 13,5% corretto (17,3% senza contare i giorni effettivamente lavorati). Ma i dati positivi arrivano soprattutto dagli ordini ricevuti: in agosto sono aumentati del 7,3% rispetto a luglio, mentre nei dodici mesi l’incremento è stato del 32,4%. La variazione annuale, come segnala l’Istat, rappresenta un record: è la più alta dal 2001. L’aumento record è stato trainato dalla componente straniera (+50% sul mercato estero, +21,3% su quello interno), confermando il buon andamento delle esportazioni. Gli ordini più forti hanno riguardato la fabbricazione di apparecchi elettrici e non per la casa, quella di computer, prodotti di eletronica ed ottica; bene anche gli apparecchi elettrici per la medicina, gli orologi. Spinta estera anche per quanto riguarda il fatturato, cresciuto del 27% sul mercato internazionale e del 7,7% su quello interno. Male il settore automobile, il cui fatturato è diminuito in agosto del 6,2%, anche se gli ordini hanno fatto segnare un incremento del 4,8%. La tendenza positiva delle esportazioni è confermata dai dati di settembre riguardanti l’interscambio con i Paesi extra europei. Le esportazioni sono aumentate, su base annua, del 13%; ma le importazioni sono cresciute di più, facendo segnare un aumento del 32%. Così, il saldo commerciale registra un «rosso » per 2,746 miliardi di euro. «Si tratta di dati molto incoraggianti », commenta il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi. «É bene sottolineare questi aspetti positivi, anche se- rileva- ci sono in giro troppe Cassandre, che vedono solo gli aspetti negativi». Tra le Cassandre, il segretario della Cgil, Guglielmo Epifani, che parla di «ripresina senza occupazione ».
Per Raffaele Bonanni, segretario della Cisl, i dati vanno bene, «ma la svolta- afferma- ci sarà solo quando toglieremo il piombo dalle ali del sistema ». Per Confindustria, la ripresa risente in modo negativo delle dinamiche internazionali, e si stima un calo dello 0,7% della produzione in settembre.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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