Oscar, tra i big Eastwood e Scorsese spunta il messicano Iñàrritu

Tutti e tre i cineasti candidati per film e regia. Otto nomination per il musical Dreamgirls. Bocciato Almodovar con Volver. Alla pellicola di Muccino una sola candidatura: miglior attore per Will Smith

Oscar, tra i big Eastwood e Scorsese spunta il messicano Iñàrritu

Los Angeles - Beverly Hills, ore 5.38 del mattino. Salma Hayek e il presidente dell'Academy, Sid Ganis, annunciano le candidature agli Oscar in un teatro gremito da giornalisti di tutto il mondo. Un orario insolito dovuto all'esigenza di passare live nei programmi mattutini della costa est, dove sono già le 8.38. Una volta l'anno dunque tutta Hollywood è in piedi prima dell'alba. Gli addetti stampa presenti in sala annunciano la buona novella ai loro clienti, i quali diranno poi di essere stati svegliati in pieno sonno anche se in realtà erano già vispi e truccati in attesa delle troupe televisive che raccoglieranno le loro prime reazioni. Come ogni anno, la lunga corsa verso gli Oscar inizia così.
A contendersi la statuetta per il migliore film del 2006 sarannno Babel di Alejandro Gonzales Iñàrritu, The Departed di Martin Scorsese, Letters from Iwo Jima di Clint Eastwood, Little Miss Sunhine di Johnathan Dayton e Valerie Faris, e The queen di Stephen Frears. Tutti questi artisti, tranne Dayton e la Faris, sono candidati all'Oscar per la migliore regia, categoria in cui troviamo anche, a sorpresa, Paul Greengrass per United 93. Le candidate come migliori attrici protagoniste sono Penelope Cruz per Volver, Judi Dench per Diario di uno scandalo, Helen Mirren per The queen, Meryl Streep per Il diavolo veste Prada, e Kate Winslet per Little Children. Tra gli uomini troviamo Leonardo DiCaprio per Blood Diamond, Forest Whitaker per L'ultimo re di Scozia, Will Smith per La ricerca della felicità di Gabriele Muccino, Peter 'O Toole per Venus, e Ryan Gosling per Half Nelson.
Nella categoria migliori attori non protagonisti la sfida sarà tra Alan Arkin per Little Miss Sunshine, Jackie Earle Haley per Little Children, Djimon Hounsou per Blood Diamond, Eddie Murphy per Dreamgirls e Mark Wahlberg per The Departed. In campo femminile le nomination sono andate a Adriana Barraza e Rinko Kikuchi per Babel, a Cate Blanchett per Diario di uno scandalo, alla piccola Abigail Breslin di Little Miss Sunshine e a Jennifer Hudson per Dreamgirls.
Sorpresa invece tra i film stranieri: uno dei grandi favoriti, Volver di Pedro Almodóvar, non è stato nominato, e i candidati sono il danese Dopo il matrimonio, l'algerino Indigènes, il messicano Il labirinto del fauno, il tedesco Das Leben der Anderen e il canadese Water.
I candidati per la migliore sceneggiatura originale sono Babel, Letters from Iwo Jima, Little Miss Sunshine, Il labirinto del fauno e The Queen. Nella categoria migliore sceneggiatura non originale le nomination vanno a Borat (che in fase promozionale si vantava di essere in gran parte improvvisato, mentre recentemente Sacha Baron Cohen ha ammesso di seguire uno script rispettato almeno per quattro quinti), I figli degli uomini, The Departed, Little Children e Diario di uno scandalo.
Si contenderanno la statuetta per il miglior documentario Una scomoda verità, il film sulla lotta di Al Gore contro il riscaldamento globale, Deliver Us from Evil, Iraq in fragments, Jesus Camp e My country my country. Tre invece i candidati per il miglior film di animazione: Cars, Happy Feet e Monster House.
Il maggior numero di nomination, otto, è andato a Dreamgirls, che però paradossalmente non è stato nominato nelle categorie principali (film, regia, attori protagonisti), pur avendo vinto il Golden Globe come miglior commedia o musical. Eddie Murphy e Jennifer Hudson - vincitori ai Globes - sono però candidati come attori non protagonisti. Babel ha collezionato sette nomination, mentre sei vanno a The Queen e a Il labirinto del fauno.
Tra gli italiani, Milena Canonero è candidata per i costumi di Marie Antoinette. È l'ottava nomination per la Canonero, che ha già vinto due volte, per Barry Lyndon e Momenti di gloria.

Aldo Signoretti (già nominato per Moulin Rouge) e Vittorio Sodano ottengono invece la candidatura per il make up di Apocalypto di Mel Gibson. Durante la cerimonia degli Oscar, il 25 febbraio, verrà anche attribuito un premio alla carriera a Ennio Morricone.

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