Tutto esaurito negli ospedali milanesi. E pensare che l'influenza è solo agli inizi. A mettere ko i nosocomi non è, quindi, il virus della tanto temuta Americana. Ma tutti gli altri virus di stagione e le patologie che colpiscono soprattutto gli anziani. E sono ancora loro a mettere in difficoltà gli ospedali, riempiendo i reparti di ortopedici. In questi giorni nei pronto soccorso si sta registrando un vero e proprio boom di fratture al femore e al bacino, neanche stesse nevicando a Milano.
Le divisioni di ortopedia non riescono a far fronte a tutte le esigenze. Sono sature, infatti, quelle del Gaetano Pini, del Niguarda, del Sacco e del San Carlo. Non sono le sole: ci sono anche altri reparti in queste difficili condizioni. E sono parecchi, come sanno bene alla centrale operativa del 118 dove si rendono conto dei problemi perché si vedono avvisare di continuo dalle direzioni sanitarie dell'impossibilità di ricoverare nuovi pazienti, e per il fatto di vedere le ambulanze trattenute per diverso tempo nelle astanterie dei pronto soccorso. I lettighieri hanno difficoltà a lasciare i pazienti nei pronto soccorso, soprattutto al Fatebenefratelli, al Policlinico, allospedale Sacco, al San Carlo e al San Raffaele. In pratica, in tutti gli ospedali cittadini, tanto in centro quanto in periferia. Nel cuore di Milano le corsie in crisi sono tante e diverse.
Al Fatebenefratelli negli ultimi due giorni sono saturi il reparto di cardiologia e quello di psichiatria. Da ieri poi sono off limits, per impegno, le sale operatorie. Al Policlinico, invece, per due giorni non ci sono stati letti disponibili nell'unità di medicina. Ma per accorgersi del tutto esaurito non c'è bisogno d'addentrarsi nei padiglioni di via Francesco Sforza, lo si percepisce appena arrivati in pronto soccorso: qui il pronto medico e quello dell'area d'emergenza hanno dovuto comunicare al 118 le difficoltà ricettive. Al Policlinico inoltre hanno un altro problema che si trascina dal 18 dicembre e continuerà sino a lunedì: le sale operatorie della neurochirurgia infatti sono chiuse per manutenzione.
Sempre per restare in centro c'è un altro pronto soccorso oberato: quello ostetrico-ginecologico della clinica Mangiagalli. Anche perché la clinica ostetrica è strapiena. Se in centro si registra il tutto esaurito, nelle zone più defilate non va certo meglio. Negli ultimi due giorni sono state dichiarate sature sia l'unità di pediatria dellospedale Niguarda, sia i reparti di medicina del San Raffaele e quelli del San Carlo.
Anche allospedale Sacco non va meglio. La fotografia dellemergenza è allincirca la stessa.
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