Otto alunni su 10 scelgono l’ora di religione

Non c’è fuga dall’ora di religione. Ottantatré studenti su cento scelgono di frequentare quei sessanta minuti di dialogo sui temi della vita. Fotografia delle scuole statali di Milano, dove quest’anno c’è stato un recupero nella frequenza. Segnale di chi coglie volontariamente l’opportunità e i valori che sono messi a disposizione: e, attenzione, si tratta di una scelta fortemente sostenuta dalle famiglie, visto che nelle elementari la punta di frequenza arriva al 92 per cento.
Consistenza accolta con soddisfazione dalla Diocesi: «Segnale che l’attività dell’Irc, il servizio nazionale della Cei per l’insegnamento della religione cattolica, dà i suoi frutti». Don Michele Tolve, responsabile del servizio, segnala che «l’investimento prosegue nella formazione dei docenti, in particolare nella migliore comprensione dei giovani d’oggi».


E mentre si annunciano a breve i dati della frequenza nella scuola dell’infanzia del Comune di Milano, non si può che evidenziare - grazie ai dati forniti dalla Diocesi - l’andamento meno responsabilizzante offerto a chi non sceglie l’ora di religione ovvero l’uscita da scuola. Alternativa alle scelte minoritarie dell’attività didattica in classe e dello studio cosiddetto assistito.
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