Cronaca locale

Mazzette per ottenere lavori pubblici, nei guai undici persone

Scoperto un giro di mazzette per ottenere l'assegnazione dei lavori pubblici senza bandi: tra le persone arrestate anche funzionari del comune

Mazzette per ottenere lavori pubblici, nei guai undici persone

Mazzette a funzionari pubblici per l'aggiudicazione di appalti. Un sistema efficiente di corruzione è stato scoperto dalla polizia di Messina. Stamattina all'alba è scattato il blitz che ha portato all'arresto di undici persone (tre in carcere e otto ai domiciliari). L'operazione, denominata "Ottava Cerchio" è stata coordinata dalla procura della Repubblica retta da Maurizio De Lucia, mentre le ordinanze di custodia cautelare sono state firmate dal Gip Maria Militello. I lavori che sono finiti sotto la lente di ingrandimento degli investigatori sono alcuni lavori pubblici nei comuni di Messina e di Mazara del Vallo in provincia di Trapani e la realizzazione di alcuni complessi condominiali gestiti da Arisme, l'agenzia per il risanamento di Messina.

Nell'inchiesta sono coinvolti anche un ingegnere del comune di Messina e un funzionario del Genio Civile, entrambi in servizio a Messina. Un sistema ben collaudato e che vedeva coinvolti veri e propri capi della criminalità organizzata, come Antonino Bonaffini "Ninetta" e Marcello Tavilla e poi un noto imprenditore edile, Giuseppe Micali. I funzionari pubblici e alcuni amministratori di condominio avrebbero incassato “mazzette” e altri oggetti. Perfino un’auto d’epoca. A poche ore dallo scandalo che ha colpito il comune di Palermo, dunque, un'altra operazione delle Forze dell'ordine scoperchia un complesso, ma efficace giro di mazzette per ottenere l'affidamento di importanti opere pubbliche. Tra gli arrestati anche un autista in servizio in Procura, addetto all’accompagnamento dei magistrati che avrebbe informato Marcello Tavilla dei movimenti del procuratore aggiunto Vito Di Giorgio e dandogli informazioni sullo stato delle indagini a suo carico. Per le undici persone arrestate, le accuse vanno dalla corruzione al trasferimento fraudolento di valori, passando per l’accesso abusivo al sistema informatico.

L'inchiesta è iniziata dopo l'intimidazione subìta da un commerciante, Pietro Ferrante, che però ha negato di aver subìto estorsioni. A quel punto la polizia ha iniziato a tenere sotto controllo i telefonini di due sospettati, svelando il giro di mazzette. Nel corso delle intercettazioni sono emersi i contatti di Ferrante con l’imprenditore pregiudicato, Marcello Tavilla. I due erano soci nella ditta di import-export di pesce Blu Marine Service. Tavilla, insieme all’amante Cinzia Fiorentino e a Pietro Ferrante, avrebbe corrotto un funzionario del Genio Civile di Messina perché, in cambio di soldi, favorisse l’aggiudicazione dei lavori pubblici alle ditte edili degli imprenditori Giuseppe Micali e Giovanni Francalanza. Al funzionario erano stati promessi duemila euro per ogni appalto vinto. Tavilla e i complici avrebbero corrotto anche un ex assessore Giorgio Muscolino amministratore del complesso di edilizia popolare "Sottomontagna", gestito da Arisme. Senza aver mai effettuato una selezione e dunque in violazione di legge, Muscolino, che avrebbe intascato quattrocento euro, ha affidato alla ditta di Tavilla i lavori per la sistemazione del parcheggio di "Sottomontagna".

Le interecttazioni hanno poi svelato un'altra storia, quella di Giuseppe Frigone, funzionario del comune di Messina in servizio al Dipartimento Immobili Comunali. In cambio di una mazzetta di mille euro il funzionario gli avrebbe affidato in somma urgenza, quindi senza gara, i lavori di manutenzione straordinaria al mercato cittadino Sant’Orsola. Ma l’azione di Micali, sempre grazie alle intercettazioni, non si sarebbe fermata a Messina. L’imprenditore si sarebbe aggiudicato i lavori di dragaggio nel porto di Mazara del Vallo in provincia di Trapani, per un importo di oltre un milione di euro. Insieme ad altri due imprenditori indagati avrebbe corrotto Giancarlo Teresi, ingegnere capo del Genio Civile di Trapani, responsabile dei lavori nel porto. Per assicurarsi l’appalto del dragaggio del porto-canale Micali avrebbe regalato al funzionario il denaro per l’acquisito di un’auto d’epoca, un soggiorno gratuito in un hotel di Messina e una cena per lui e per altre cinque persone in un ristorante di Milazzo in provincia di Messina.

L’autista giudiziario arrestato è Angelo Parialò. Secondo l’accusa avrebbe fatto da intermediario tra l’imprenditore Marcello Tavilla, finito in carcere oggi e impiegati del tribunale di Messina incaricati della nomina di amministratori di condominio. Il piano era fare avere l’affidamento degli incarichi a persone vicine a Tavilla e alla sua amante, Cinzia Fiorentino. Un meccanismo che avrebbe poi permesso ai due di beneficiare dell’eventuale assegnazione di lavori di manutenzione degli ascensori nei condomini in favore di una ditta riconducibile alla Fiorentino. L’autista in cambio avrebbe avuto l’assunzione, in una delle imprese di Tavilla, di un familiare della donna con cui aveva una relazione. L’arrestato svelava inoltre notizie su indagini in corso e sugli spostamenti di magistrati sottoposti a tutela.

Le persone arrestate sono: Antonino Bonaffini, 46 anni; Giuseppe Micali, 57 anni; Marcello Tavilla, 48 anni; Felice D’Agostino, 62 anni; Pietro Ferrante, 53 anni; Cinzia Fiorentino, 52 anni; Giovanni Fracalanza, 51 anni; Giuseppe Frigione, 44 anni; Giorgio Muscolino, 39 anni; Angelo Parialò, 64 anni; Giancarlo Teresi, 62 anni. I primi tre sono in carcere, mentre gli altri ai domiciliari.

É in corso di esecuzione il sequestro preventivo del complesso di beni e di utilità economiche della società Mareblu, formalmente intestato a Tavilla e a Bonaffini.

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