da Parigi
Una donna a geometria variabile, tosta e sportiva come un marine ma capace di esprimere in modo nuovo tutta la forza della femminilità. È l'immagine che emerge dalla sfilata di Yves Saint Laurent andata in scena l'altra sera a Parigi. «Ho lavorato su forme e volumi prendendo spunto dal mondo dello sport», dice Stefano Pilati nel backstage rinunciando a spiegare, non si capisce bene perché, l'icona di riferimento della superba collezione per il prossimo inverno. In realtà il bravo stilista milanese si è ispirato a Peggy Moffit, una specie di Kate Moss degli anni Sessanta, modella e musa di Rudy Gerneich, inventore del monokini. Tutte le ragazze erano pettinate e truccate come lei: con un caschetto asimmetrico corvino sul viso pallido dalle labbra coperte di rossetto nero.
Nei modelli c'erano invece le stesse astuzie grafiche utilizzate per assottigliare la figura nei costumi da bagno. Esemplare il tubino a mezza manica con la scultorea forma dell'anfora scostata dal corpo ma ridisegnata al centro da una stoffa di colore più chiaro. In più Pilati ha aggiunto gli elementi sartoriali da sempre tipici di Saint Laurent con moderna grinta creativa. Così i volant che decoravano tanto le gonne quanto i cappotti stretti in vita, erano al tempo stesso geometrici e morbidi. Colori scuri, tacchi assassini, occhiali piccoli e fascianti sottolineavano il piglio futuribile di questa intimidente signora che forse ha un cuore di panna, ma certo lo nasconde bene sotto ai magnifici tailleur pantalone con la giacca da frac.
Lo sport fa da filo conduttore anche per altre collezioni presentate in questi giorni a Parigi. Da Celine, ad esempio, Ivana Omazic tenta di conciliare il rigore dei tessuti tecnici con la dolcezza dei petali di un'orchidea. Ottima idea, risultati non sempre buoni soprattutto nelle scarpe con una piattaforma di plexiglass inutilmente pesante. Perfetti, invece, i piumini-scultura disegnati da Giambattista Valli per la linea Gamme Rouge di Moncler. «Sono partito dall'algida morbidezza delle statue di Canova per costruire una serie di pezzi che si possono usare dal mattino alla sera», ha detto il bravo stilista d'origine romana, presentando nel Museo Bourdelle dietro a Montmartre piccoli capolavori come il duvet drappeggiato dal collo a cratere oppure il tuxedo imbottito di piume.
«Karl Lagerfeld ha appena comprato uno smoking in cordura e uno dei candelabri a sei braccia di Italia Independent», ha raccontato Lapo Elkann facendo vedere nella sua casa parigina i nuovi prodotti creati per questo marchio a metà strada tra lifestyle e design.
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