LondraIl governo inglese cerca di ricostruirsi una verginità per far dimenticare gli scandali degli ultimi anni. E Brown, nel tentativo di riconquistare l'elettorato, propone una riforma costituzionale estrema che, se venisse attuata per intero, cambierebbe il volto della democrazia britannica. Primo voto a sedici anni, l'introduzione di una costituzione scritta, sono solo alcune delle importanti innovazioni che potrebbero essere introdotte in futuro nel nuovo sistema politico. Una rivoluzione vera e propria, non soltanto una semplice rinfrescatina al make-up democratico tanto per far vedere che si è pentiti. Ma intanto, forse prima dellestate, potrebbe essere introdotto un nuovo codice di condotta per i parlamentari che prevede anche il «licenziamento» in caso di comportamento scorretto.
Le ultime vicende politiche, l'ultima è quella dei rimborsi facili, hanno rivelato una classe politica dall'anima non più pura, capace di approfittare anche del più piccolo benefit e di mettere in conto agli elettori perfino i soldi spesi per acquistare i pannolini dei figli. La gente non ha gradito ed ha punito il partito di maggioranza con il voto, ma è l'intero sistema che va aggiornato se non si vuole che il disamore per la politica prevalga una volta per tutte. Oltre alle proposte già citate, Brown ha parlato anche di una riforma completa della Camera dei Lord e di estendere la libertà d'informazione nonché di una riforma del sistema elettorale con l'introduzione della proporzionale, smentendo però che per questultima vi sia nell'aria un'ipotesi referendaria prima delle prossime elezioni.
Il nuovo programma di Brown ha suscitato tuttavia parecchie perplessità soprattutto da parte del maggior partito d'opposizione. «Il vero cambiamento di cui abbiamo bisogno è un nuovo voto», ha dichiarato il leader dei conservatori David Cameron accusando il premier laburista di tentare di fissare le regole del nuovo sistema elettorale in favore del suo partito consentendo agli elettori di eleggere un governo «debole, diviso e incompetente». «La rappresentanza proporzionale - ha detto ancora Cameron - è una ricetta per le coalizioni di governo deboli e mister Brown ha cominciato a parlarne ora che ha paura di perdere».
A difesa del primo ministro è intervenuto il segretario alla Giustizia Jack Straw che ha spiegato come lo scandalo dei rimborsi facili abbia sollecitato la necessità di una riforma costituzionale profonda. Sicuramente la possibilità da parte della Costituente di «licenziare» i parlamentari furbetti si colloca in questa direzione.
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