Antonio Risolo
«BNow» a 360 gradi. Ovvero la rivoluzione Benetti: sia nella riorganizzazione interna del top management sia sul fronte dei nuovi prodotti. Riavvolgiamo il nastro e andiamo per ordine. Il 7 settembre scorso, alla vigilia di Cannes, il rapporto con l'ad Vincenzo Poerio è ai titoli di coda. Con una decisione apparentemente improvvisa, Franco Fusignani, già responsabile dell'area Operations della Business Line Benetti, viene cooptato nel cda del gruppo Azimut-Benetti. L'investitura è ufficiale: Fusignani è il nuovo ad della Business Line Benetti. Contestualmente, Christos Ramnialis assume il ruolo di vicepresidente development della stessa Business Line.
Già presente a Cannes, l'ingegnere Franco Fusignani fa gli onori di casa nella conferenza stampa di Benetti al Monaco Yacht Show, durante la quale incassa il «benvenuto nel club» della famiglia Vitelli.
Si volta pagina: Paolo e Giovanna Vitelli, il cda e i colleghi tutti «ringraziano di cuore Vincenzo per questi 25 bellissimi anni di intenso e fruttuoso lavoro e ricchi di successi».
Liquidata la pratica top management, cerchiamo di capire in che cosa consiste il concept BNow composto da quattro modelli: 50 (venduto già il primo esemplare), 55, 63 e 68 metri. Giovanni Bizzarri, capo del dipartimento R&D del gruppo, ne svela i contenuti tecnologici: «Utilizzando uno speciale software di simulazioni - spiega - siamo in grado di evitare tutto il processo legato ai tank test, che può durare fino a 6 mesi. Questa nuova tecnologia ci dà l'opportunità di ottimizzare tutto il processo legato ai test e siamo ora in grado di predire un'infinità di variabili, dal comportamento delle pinne a quello dell'albero di trasmissione, disponiamo di dati immediati relativi alla tenuta in mare e persino al modo in cui i gas di scarico potrebbero interagire con lo scafo. In definitiva, possiamo predire oggi il comportamento dello yacht fra 2-3 anni: un vantaggio unico e incredibilmente utile durante la fase di progettazione e costruzione».
Altri dettagli sul layout dei nuovi modelli sono stati illustrati da Adrian Chisnell, project manager di RWD per tutti i progetti Benetti, e Jack Canning, responsabile per l'interior design di RWD, con un focus particolare sul BNow 63 e 68 metri. I due yacht presentano i tratti che contraddistinguono la famiglia di prodotto BNow: rompere gli schemi del design nautico classico per trovare nuovi paradigmi che si ispirano all'automotive o all'architettura civile. Sui ponti esterni, per esempio, gli arredi loose forniture richiamano più l'ambito residenziale che non il tipico stile nautico.
Non solo. Gli architetti hanno sviluppato un design che con pochi accorgimenti trasforma l'atmosfera dell'intera stanza: il televisore che scompare, un braciere che si trasforma in un tavolino da caffè, uno schermo che ruota rivelando bicchieri e liquori. Le similitudini fra i due yacht continuano: sia il 63 sia il 68 metri offrono all'armatore uno spazio tranquillo e discreto.
Le suite armatoriali sono spazi ampi e accoglienti, completi di uno studio che, grazie a un elegante caminetto (elemento pressoché unico su modelli di queste dimensioni), si trasforma in una suggestiva zone lounge.Forte della corazzata Azimut Yachts e del nuovo corso Benetti, il gruppo archivia un anno molto positivo: nel 2018 la stima del valore della produzione si attesta a 850 milioni di euro (+18% sui 723 del 2017).
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