Roma

Parte oggi la campagna di solidarietà «Fai centro contro la Sla»

Fino al 26 giugno sarà possibile inviare un sms o telefonare al 48585 per raccogliere fondi che permetteranno la costruzione di un reparto al Policlinico Umberto I dedicato a curare questi malati e sostenere le loro famiglie

Quattromila persone in Italia colpite da sclerosi laterale amiotrofica. Parte oggi la campagna «Fai centro contro la Sla», per sostenere la nascita di un centro all'interno del Policlinico Umberto I.
L'iniziativa, organizzata da «Viva la Vita Onlus», ha come testimonial Erminia Manfredi e rientra tra le attività organizzate per la Giornata Mondiale per la lotta alla Sla, che si svolge il 21 giugno. Fino al 26, comunque, si può inviare un sms al numero 48585 per raccogliere i fondi per aiutare i pazienti e le loro famiglie. La campagna, che ha il patrocinio del Segretariato Sociale RAI, prevede l'invio di un sms per donare un euro, mentre chiamando lo stesso numero da rete fissa si donano 2 euro. Ieri alla presentazione del progetto presso la Clinica Neurologica dell'Umberto I erano presenti numerose personalità del mondo accademico, scientifico e politico.
Obiettivo del Centro Sla è quello di potenziare l'attuale offerta medica ospedaliera della città di Roma, offrendo un servizio non solo ai malati di Sla della capitale, ma a tutto in centro-sud Italia. Il Policlinico, infatti, già raccoglie i pazienti da molte altre regioni del Paese e le richieste sono in continuo aumento.
Questo tipo di patologia, infatti, ha un altissimo impatto sociale sulle famiglie colpite, costringendole a sostenere pesanti sacrifici: capita spesso che i parenti siano costretti a lasciare il proprio lavoro per farsi carico dell'assistenza. Una vita ai limiti della sostenibilità, che diventa impossibile quando in caso di necessità non si trovano strutture in grado di ricevere nella maniera adeguata questi malati. Con l'organizzazione di un apposito reparto al Policlinico Umberto I, e con il coordinamento interno di tutti gli specialisti che ruotano intorno al malato di Sla, l'associazione «Viva la Vita Onlus» si pone invece l'obiettivo di restituire quel diritto alle cure troppo spesso negato.
Il Centro si avvarrà della consulenza qualificata di un'équipe multidisciplinare di specialisti con comprovata esperienza nel trattamento, guidata dal professor Maurizio Inghilleri, e sarà in grado di ospitare le persone in un reparto appositamente attrezzato con tre posti letto dedicati, ad alta intensità assistenziale. Una particolare attenzione verrà posta agli aspetti assistenziali e alle problematiche internistiche legate all'avanzare della malattia (respirazione, deglutizione, nutrizione), pur mantenendo un'attività parallela di ricerca finalizzata alla miglior comprensione dei meccanismi che sottendono la Sla e ai possibili interventi terapeutici.
La Sla, conosciuta anche come «Malattia di Lou Gehrig», è una grave patologia neurodegenerativa progressiva rara che attacca le cellule nervose nel cervello e nel midollo spinale, causando la perdita irrimediabile della capacità di muovere i muscoli. Così i malati, nelle fasi successive, arrivano alla paralisi totale dei muscoli scheletrici del corpo, all'impossibilità di respirare, di nutrirsi e di parlare autonomamente. Per continuare a vivere hanno bisogno di ausili e di assistenza continuativa. Tuttavia, la mente e le capacità intellettive rimangono inalterate. A tutt'oggi non ha una cura e ha un'aspettativa media di vita di 3 anni.


Testimonial di questa campagna è Erminia Manfredi, moglie dell'attore scomparso, che ha coinvolto nell'iniziativa altri grandi artisti i quali hanno registrato, e stanno ancora realizzando in questi giorni, spot radiofonici a sostegno della campagna.

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