Decine di alberi abbattuti, raffiche di vento, mareggiate e straripamenti. Il maltempo, che da oltre quarantotto ore sta sferzando la capitale, ha provocato danni e una lunga catena di incidenti, che non hanno dato tregua ai vigili urbani, agli uomini della stradale e della protezione civile. Oltre cento i sinistri registrati a fine giornata, tutti di modesta entità e fortunatamente con feriti lievi.
Laltra notte un platano è caduto in via Andrea Doria, allaltezza di via Savonarola, schiantandosi sopra sei auto parcheggiate. Un altro, invece, è volato giù in via Piemonte, nei pressi di piazza Fiume, che è stata chiusa per qualche ora dalla municipale per permettere agli operatori specializzati di ripulire larea. Anche la Protezione civile ha effettuato centinaia di interventi.
A Civitavecchia, comunque, la pioggia non ha fermato la tradizionale processione del «Cristo Morto», che dallanno mille si svolge il Venerdì Santo. Tuttavia, a causa del forte vento, gli organizzatori dellantica «Arciconfratenita del Gonfalone» non hanno potuto far sfilare alcuni quadri e i lampioni più alti e pesanti. Le raffiche, che hanno raggiunto anche 35 nodi, hanno obbligato i vigili del fuoco a mettere in sicurezza numerose antenne televisive e alcuni pali dellilluminazione stradale. Difficile la circolazione anche sulle statali: per tutta la giornata, il traffico è rimasto rallentato in alcuni tratti dellAurelia, tra Cerveteri e Santa Marinella, dove il mare ha allagato la sede stradale. I collegamenti marittimi di linea, invece, hanno subito ritardi. Il litorale di Tarquinia è stato teatro di una forte mareggiata che ha minacciato alcuni stabilimenti balneari. La Protezione civile ha dovuto inviare sul posto due macchine per realizzare sacchi di sabbia e tamponare così i danni alle strutture.
In Ciociaria, invece, lAniene è straripato nel comune di Trevi nel Lazio, ed è tracimato anche un allevamento di trote.
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