Patto di bilancio per l’equilibrio

Possiamo dire che l'evento clou dell'ultimo periodo è stato il nuovo Patto di Bilancio. Un Patto che pur nascendo con la mancata firma di Regno Unito e Repubblica Ceca rappresenta un'inizio di lavoro insieme. Infatti i 25 paesi firmatari si sono impegnati ad inserire l'obbligo dell'equilibrio dei conti nelle Costituzioni Nazionali e a fare scattare delle vere e proprie sanzioni in caso di violazione. Se poi andiamo ai Paesi, come l'Italia, che hanno un debito superiore al 60% del Prodotto Interno Lordo…questi si sono impegnati ad un serio piano di rientro tenendo conto della situazione contingente.
Un piano di rientro che per essere efficace deve contenere anche misure per la crescita. A questo proposito è bene ricordare che l'Europa non ha bisogno di manovre lacrime e sangue ma di sacrifici tesi a finanziare Sviluppo e quindi crescita economica e quindi più lavoro certo per tutti. In tutto questo ci sono spinte molto differenti fra loro da un parte gli economisti «al governo» che tendono a fare riforme veloci anche se «dolorose» e dall'altra i politici che tendono a seguire gli umori della base elettorale. Spinte che diventano esplosive specie in momenti di antipolitica e «anti banchismo». L'Unione Europea è quindi di fronte ad un bivio e ad una scelta che può essere la base per superare gli egoismi e costruire una vera Unione Europea oppure aprire la strada alla contrapposizione sociale e generazionale. Qui si gioca il nostro futuro qui si ha bisogno che la classe politica non si nasconda dietro il Professore di turno ma che ritorni a svolgere il suo ruolo strategico e istituzionale.


Brevi Notizie dalla UE:
- Ambiente: nuove regole sulla gestione dei rifiuti elettronici (entro il 2016 si dovranno raccogliere 45 tonnellate di rifiuti di prodotti elettronici per ogni 100 tonnellate di beni messi sul mercato nei tre anni precedenti)
- Ambiente (Controlli più severi sui pesticidi)
- Agricoltura (misure urgenti per dimezzare entro il 2025 gli sprechi alimentari. Attualmente i cittadini europei sprecano fino al 50% di cibo commestibile).

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