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Paulo Coelho, Avatar e il fiuto moderno di Theophile Gautier

La Francia si appresta a festeggiare il bicentenario della nascita dell'autore di «Capitan Fracassa», spirito romantico e fiuto moderno che ha saputo preconizzare molte delle mode culturali del Ventesimo secolo

È stato Theophile Gautier a sfruttare per primo il termine Avatar per un romanzo breve, pubblicato nel 1857. Ben prima di James Cameron (che in verità è stato soltanto l'ultimo di una corposa serie di registi e scrittori il cui nome è legato in qualche modo al termine Avatar), Gautier sigillò uno splendido romanzo breve intitolandolo proprio come il celebre film che ha spopolato due anni fa sugli schermi di tutto il mondo. Chissà che adesso, che l'autore di «Capitan Fracassa» tornerà agli onori della cronaca per il bicentenario della nascita, questa sua primazìa non possa in qualche modo essere sfruttata adeguatamente (il racconto è comunque disponibile per i lettori italiani grazie alla Bur che lo ha inserito nella silloge «Racconti fantastici»).
Parigi intanto si prepara a fare le cose in grande per uno dei suoi autori più moderni. Vale a dire un intellettuale che ha esplorato tanti campi della comunicazione artistica (dalla pittura alla letteratura dall'esoterismo alle arti coreutiche), mai sazio di esperienze e conoscenze le più diverse (e soprattutto meno convenzionali). Oggi, probabilmente, sarebbe un autore new age. Magari sodale di Paulo Coelho, cui di sicuro ruberebbe tantissimi lettori con i suoi racconti ricchi di atmosfere suggestive e di finali a sorpresa.
E la sua patria natìa, la Francia, non può esimersi dal recitare - oggi - un ruolo primario in queste celebrazioni. Conferenze, esposizioni, spettacoli e soprattutto tantissime ristampe e riedizioni della sua copiosa bibliografia. Romanziere romantico e fantastico, poeta, autore di balletti, pittore, critico d'arte e grande viaggiatore, Theophile Gautier (1811-1872) sarà ricordato con oltre cento eventi prima della data della nascita (30 agosto), cui ne seguiranno altrettanti nell'autunno.
La Maison de Balzac a Parigi organizzerà dal marzo al 29 maggio una grande mostra retrospettiva tematica, dedicata alla vita di Gautier, ai suoi rapporti con Flaubert, alla sua grande passione per i viaggi e per l'arte. L'Ecole Nationale Superieure des Arts appliques et des Metiers de l'art promuoverà un'interpretazione artistica delle sue opere letterarie a Parigi tra giugno e settembre. Nelle Ecuries du Domaine de Sceaux (Hauts-de-Seine), dal 10 ottobre al 9 gennaio 2012, si potrà scoprire lo scrittore nella sua vita quotidiana attraverso una mostra di oggetti. Anche il Municipio di Tarbes, sua città natale, ha previsto numerose manifestazioni.
Gli editori hanno in cantiere tante uscite per accompagnare il bicentenario. Una biografia di Gautier dello scrittore americano Henry James uscirà nel prossimo fine settimana da Manuicius e il 21 marzo Gallimard darà alle stampe «Biographie de Theophile Gautier» di Stephane Guegan. Saranno ristampati anche sei libri d'arte dello scrittore. Flammarion proporrà «Gautier journaliste» il 19 gennaio.
Con la direzione editoriale di Paolo Tortonese, Robert Laffont pubblicherà tutte le opere (romanzi, racconti e testi rari) il 10 febbraio. Felin ristamperà «Storia del romanticismo» il 21 febbraio.

La rivista accademica «Etudes litteraires» ha previsto un numero speciale dal titolo «Theophile Gautier au XXIe siecle».
In verità il racconto «Avatar» è tra i più significativi della poetica romantica di Gautier e anticipa in qualche modo le implicazioni che la depressione avrà come male sociale del XX secolo.

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