Il Pd protesta anche se il metrò si allunga

Ad accogliere sindaco, governatore, assessori, il viceministro Castelli, autorità, addetti ai lavori, bandiere rosse. Sventola il vessillo del Pd, sventolano falci e martelli. Muggiti, fischi e campanacci: sono i contestatori di professione, incapaci di applaudire di fronte a quattro fermate in più della metropolitana. Troppo facile rallegrarsi per 3,7 chilometri di linea gialla in più che trasporteranno in modo ecologico 15mila persone l’ora. Meglio prendere la macchina dall’hinterland per andare ad Affori a protestare per un’altra opera in via di definizione: l’autostrada Rho Monza.
«Non si può pensare di bloccare un’opera così importante solamente per un pregiudizio ideologico. Abbiamo già migliorato notevolmente l’opera, più di questo credo che non si possa fare» la replica alle proteste del Comitato per l’interramento della Rho-Monza di Paderno Dugnano dell’assessore provinciale alle Infrastrutture Giovanni De Nicola. «L’interramento - spiega - costerebbe 200 milioni di euro, più dell’intera riqualificazione dell’opera, che costa 216 milioni. Il progetto per la riqualificazione della Rho-Monza è stato fatto dalla giunta di centrosinistra che governava la Provincia. Quel progetto è stato modificato dall’attuale giunta e da me, migliorandolo con opere di mitigazione acustica e ambientale». Tra le fila dei contestatori anche il Comitato Comasina, che chiede la realizzazione del parcheggio di interscambio al nuovo capolinea. «Adesso abbiamo realizzato questi tratti importanti con forti investimenti - spiega il sindaco - le Ferrovie Nord e l’impresa che è impegnata su questi lavori avranno anche la responsabilità di fare i parcheggi, come è giusto che sia».
La butta in politica il governatore Formigoni: «La protesta è solo preelettorale. Non possono protestare perchè i cittadini di questo quartiere sanno che con queste infrastrutture le loro case hanno acquistato valore e si sono rivalutate del 20%. Sono certo che il parcheggio arriverà».
Tornando all’opera: ieri è stata inugaurato il prolungamento della linea 3 della metropolitana fino a Comasina e la nuova stazione di interscambio Ferrovie Nord di Affori. I lavori del metrò, iniziati nel 2002, sono costati 352 milioni di euro, finanziati per il 60% dal ministero per le Infrastrutture e per il 40% dal Comune. Con le nuove fermate - Dergano, Affori centro, Affori FN e Comasina, si stima un trasporto di 15mila passeggeri all’ora. «In soli 28 minuti - spiega il presidente di Mm Lanfranco Senn - i cittadini dalla Comasina potranno raggiungere il capolinea di San Donato, attraversando per 15 km la città da nord a sud». Non solo, Affori diventa un punto di interscambio con il sistema ferroviario: «D’ora in poi tutti i treni della linea Milano Seveso Asso si fermeranno ad Affori: non più solo i 112 treni suburbani s2 e s4 - ha spiegato il presidente del gruppo FNM Norberto Achille - ma anche i 36 treni regionali per un totale di 148 corse al giorno». Non solo, a Milano Bovisa si potrà cambiare e prendere il Malpensa express senza bisogno di andare a Cadorna o in Centrale.


«A distanza di un solo mese all’attivazione del prolungamento del metro 2 ad Assago oggi le 4 nuove fermate della linea 3 consentiranno ai milanesi che arrivano da Nord di lasciare a casa l’auto e entrare in città con un mezzo pulito e veloce» le parole di Letizia Moratti.
Purtoppo «fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce» la morale di de Corato.

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