Roma - "È andata bene, mi pare che ci sia un grande consenso sul fatto che l’assemblea costituente eleggerà il segretario del partito". Lo ha affermato il senatore dell’Ulivo Lamberto Dini lasciando piazza Santi Apostoli dove continua al riunione del Comitato dei 45 chiamato a stabilire le modalità di elezione dell’assemblea costituente e l’eventuale nomina di un segretario del nuovo soggetto politico. Insieme al presidente della commissione Affari esteri di Palazzo Madama, ha lasciato la riunione anche il ministro dell’Interno, Giuliano Amato, che però non ha rilasciato dichiarazioni.
Prodi: segretario forte "Il Partito democratico deve avere un segretario forte. Non penso che il governo verrà indebolito". È quanto ha sostenuto Romano Prodi durante la riunione del Comitato dei 45, che sta definendo le regole di elezione dell’assemblea costituente per il Pd. "Le nostre decisioni - ha proseguito il premier - possono far uscire il paese dalla crisi di governance. Voglio essere chiaro: si è fatto riferimento a me e al mio ruolo, ma non ci sono dubbi, il Pd deve avere un segretario forte. Non penso che il governo verrà indebolito - ha aggiunto Prodi - al contrario, un governo serio ha bisogno di un partito serio alle spalle. Ci siamo detti che vogliamo un partito federale".
Il presidente del Consiglio ha ribadito che il nuovo partito riformista dovrà essere un soggetto aperto e ha ricordato l’importanza della partecipazione dei giovani e delle donne. "Inoltre - ha concluso - deve miscelare le culture di provenienza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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