«Si è trasformato un atto di interpretazione degli uffici in una nuova occasione di scontro ideologico, e sono state sacrificate competenze e ragioni tecniche oggettive»: così Roberto Principe, presidente di Ance Liguria, lassociazione dei costruttori edili, commenta il ritiro della circolare della giunta regionale interpretativa della legge in tema di immobili condonati. «La circolare - sottolinea ancora Principe - risolveva con buon senso un caso residuale, forniva agli uffici comunali che saranno chiamati a esprimersi indicazioni ragionevoli e legittime. Soprattutto garantiva ai cittadini certezze di risposta. Ancora una volta - conclude il presidente dellAnce - la politica penalizza le già limitate possibilità di intervento prevista dalla legge sul Piano casa».
Si pronuncia anche il consigliere regionale Nicola Abbundo (Moderati per il Pdl): «La Direzione generale del Dipartimento pianificazione territoriale della Regione - ricorda Abbundo - ha ritirato la circolare burla con cui si voleva fare un maldestro tentativo per modificare la legge detta del Piano casa. Con un colpo di mano, in verità non troppo felice - insiste il consigliere regionale - la giunta ha cercato di modificare una legge regionale appena varata, con una circolare contenente dispositivi peggiori della legge stessa in quanto confusi e attaccabili dal punto di vista legislativo». Il risultato di tutto questo, a giudizio di Abbundo, è stato che lattuale giunta di sinistra ha potuto dimostrare una volta di più la propria inadeguatezza a governare la Liguria. «Mi preme ricordare - aggiunge Abbundo - che in fase di discussione e approvazione della legge sul Piano casa, io presentai un emendamento, poi firmato da tutti i colleghi della minoranza, con cui intendevo assai chiaramente proteggere il principio collegato al diritto di proprietà. Ma poiché tale emendamento veniva proposto dal centrodestra fu bocciato senza appello, per non scontentare le frange più estreme del centrosinistra».
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