Milano - Le principali piazze finanziarie europee hanno chiuso l’ultima seduta settimanale in modo contrastato. A Francoforte il Dax ha chiuso a -0,79%, a Parigi il Cac40 a -1,37%, a Londra l’Ftse100 è rimasto invariato (+0,02%). Ennesima seduta nera, invece, per piazza Affari: il Mibtel ha chiuso in calo del 3,87%, l'S&P/Mib del 4,64% mentre l’All Stars del 2,56%.
Piazza Affari crolla Piazza Affari ha chiuso malissimo una brutta settimana, confermandosi nuovamente come la peggiore Borsa del vecchio continente. È stata una seduta molto altalenante, partita male e andata peggiorando a fine mattinata, quando Intesa è arrivata a perdere il 17%. Poi, nel primo pomeriggio, i listini hanno un pò recuperato anche grazie alla partenza positiva di Wall Street, per poi peggiorare di nuovo sul finire di seduta. A pesare sui listini sono stati anche i dati Usa sulla disoccupazione, che hanno evidenziato una perdita totale pari a 4,4 milioni di posti di lavoro dall’inizio della crisi, a conferma dello stato di profonda recessione in cui versa l’economia americana. Il Mibtel ha chiuso a -3,86% e l’S&P Mib a -4,64% I peggiori della giornata sono stati nuovamente i titoli bancari, che soffrono ancora per la forte esposizione di alcuni big del credito nell’est Europa. Peggiore blue chip della giornata è stata Unicredit (-10,4%), seguita da Banco Popolare (-8,6%), Ubi (-8%) e Intesa (-7,3%), Mediobanca (-4,6%) e Mps (-4,6%). A picco anche gli assicurativi con Generali (-5,8%), Alleanza (-5,1%), Unipol (-4,9%) e Mediolanum (-4,6%), gli energetici, che soffrono per i ribassi del prezzo del greggio, con Saipem (-6,7%), Eni (-5,7%) ed Enel (-4,4%) e gli editoriali con Seat (-4,1%) e Mediaset (-4,1%). Sul fronte acquisti, invece, in evidenza Lottomatica (+6,7%) dopo i buoni conti 2008, Bpm (+3%) unico bancario in controtendenza, Italcementi (+2,5%) e Prysmian (+2,5%). Sul completo a picco Milano Assicurazioni (-12,3%), Risanamento (-11,7%) e gli editoriali con il Sole 24 Ore (-10,2%) e Rcs Mediagroup (-9,7%), chiudono in rialzo Benetton (+5,7%) e Vianini (+3,6%).
Tokyo depressa L’allarme sulla potenziale bancarotta di General Motors e la delusione per il mancato annuncio di nuove misure per il rilancio della Cina hanno smorzato l’ottimismo che aveva sollevato ieri le sorti della Borsa di Tokyo (aveva chiuso con il Nikkei a 1,95%) facendola piombare di nuovo in territorio negativo. Alla chiusura l’indice Nikkei dei 225 titoli guida ha perso 260,39 punti, pari al 3,5%, scendendo a 7.173,10 punti. Si tratta del livello più basso raggiunto dal 27 ottobre e di un arretramento del 5,22% su base settimanale.
A essere stati penalizzati sono soprattutto i bancari: Mitsubishi UFJ Financial ha perso il 4,8%, Mizuho Financial Group il 4,9% e Sumitomo Mitsui Financial Group il 6,4%. Lo yen è aumentato sia sul dollaro che sull’euro incidendo negativamente sugli esportatori: Toyota ha ceduto il 2,8%, Honda il 4,9%, Canon il 2%, Panasonic il 2,4% e Sony il 3,8%.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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