Piazza Affari rimbalza: +2,9%. Lo spread torna a quota 390

Effetto-Draghi sui mercati europei. Il presidente della Bce, reclamando in audizione a Bruxelles, un «piano per la crescita» ha infuso ottimismo alle Borse del Vecchio Continente soprattutto evidenziando un discreto miglioramento delle condizioni di accesso al credito. Influente anche se non decisivo anche il mezzo passo indietro del candidato alla presidenza francese François Hollande che ha sottolineato che eventuali proposte di modifica all’odiatissimo fiscal compact saranno concordate con le altre istituzioni europee. In un quadro politico-economico meno destabilizzato. Milano si è confermata maglia rosa in Europa con un rialzo del 2,91% a 14.606,43 punti, seguita da Parigi (+2,02%), Francoforte (+1,73%) e Madrid (+1,68%). Piatta Londra (+0,16%). Lo spread tra i Btp italiani e il Bund tedesco è sceso ulteriormente passando dai 398 punti della chiusura di martedì ai 390 di ieri. L’euro ha chiuso in lieve rialzo sul dollaro recuperando quota 1,32, mentre il petrolio ha segnato una lieve flessione a 103,32 dollari al barile.
Occorre comunque rimarcare che l’intonazione positiva dei mercati europei è stata trainata anche dai risultati superiori alle attese di molte aziende quotate a Wall Street tra le quali Apple che continua a registrare performance superiori alle attese.
A Milano si sono messi in evidenza i titoli bancari.

Bpm (+9,3%), Uni (+8,3%) e Unicredit (+6,7%) seguite a ruota da Mps, Intesa e Banco Popolare. Rialzi del 7% anche per Fiat Industrial, che ha presentato una buona trimestrale, e per Finmeccanica che ha registrato un’ottima performance a dispetto delle inchieste giudiziarie.

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