Piccole imprese ancora troppo sotto-assicurate

Immaginate un capannone industriale sommerso da un’alluvione, distrutto da un incendio o comunque messo fuori uso da un incidente di qualsiasi natura. Immaginate anche che l’azienda non sia coperta da polizze. Senza il risarcimento da parte dell’assicurazione, dove l’imprenditore troverà i fondi per riprendere la produzione, con le banche che erogano finanziamenti con il contagocce? Se non può ricorrere al risparmio personale, probabilmente l’azienda chiuderà i battenti. La copertura dei rischi dovrebbe essere, quindi, la prima preoccupazione di chi possiede un’azienda per salvaguardare la continuità del business. Invece non è proprio così. Le piccole imprese - il 99% in Iitalia - sono largamente sotto assicurate. Un fenomeno conosciuto da tempo, che Ania (l’Associazione delle imprese assicuratrici) in un’indagine ha riassunto così: il 14% è senza assicurazione contro incendio e danni, il 69% ha una polizza contro il furto (64% per quelle con meno di 15 addetti), il 33% non ha coperture verso terzi e dipendenti (42% tra le imprese con meno di 15 addetti), quasi il 90% non sa cosa sia l’assicurazione contro rischi ambientali. Evidentemente il piccolo imprenditore pensa, come molti italiani, che i guai capitano sempre agli altri. E comunque vede la polizza come un costo, senza alcun vantaggio. «Un buon piano assicurativo, invece, oltre a risarcire gli eventuali danni, migliora l’azienda e favorisce l’accesso al credito», dice Massimo Fedeli, Head of Commercial Lines di Zurich in Italia. «Il risk management, l’analisi dei rischi - aggiunge - consente di fare prevenzione e mettere in sicurezza la fabbrica, riducendo drasticamente gli incidenti sul lavoro o mitigando l’impatto d’eventuali eventi avversi. Tutto questo può ridurre il costo della polizza. E, come dimostra una recente ricerca, le coperture assicurative migliorano il rating bancario e facilitano l’accesso al credito, perché un’azienda più assicurata è più sicura, più solida ed è più facile darle fiducia. Le compagnie devono essere in primo piano nella lotta contro la mancata o insufficiente assicurazione, adempiendo così anche alla loro funzione sociale come chiesto dall’articolo 41 della Costituzione; infatti questo fenomeno può danneggiare la nostra economia: le assicurazioni, attraverso il loro network distributivo, devono aiutare l’imprenditore nel risk management, e proporre contratti multi-garanzia, facili da capire, modulari (si sceglie la protezione più adatta al proprio business) e a prezzi equi». Zurich da sempre è impegnata nella formazione delle agenzie sui temi del risk management affinché esse possano dare un supporto sempre più professionale ai clienti.
Una delle coperture più importanti per la protezione delle aziende e per un miglior accesso al credito, spesso trascurata e poco conosciuta, è quella relativa ai danni indiretti. La polizza incendio indennizza i danni materiali e diretti, causati, per esempio, da fulmine, scoppio, terremoto, alluvione ma non dalle conseguenze negative sulla produzione. Il sinistro può provocare un’interruzione, totale o parziale, dell’attività con conseguenze pesanti: impossibilità di rispettare i termini di consegna dei prodotti, minori ricavi , dovendo anche far fronte a costi fissi insopprimibili,come rate di mutui, canoni leasing, costi del personale, affitti... Quasi sempre il danno «indiretto» è di gran lunga superiore ai danneggiamenti di macchinari e fabbricati. È importante per la sopravvivenza dell’azienda ricorrere, quindi, a una specifica polizza per danni indiretti, uno dei prodotti più avanzati in campo assicurativo.

Un’azienda che ha sottoscritto una copertura completa su tutti i danni ha più certezze sul suo futuro e sarà meglio apprezzata anche dagli istituti di credito.

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