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Piemonte, Consiglio di Stato: "Ricontare i voti"

Rigettato la richiesta di sospensiva della decisione con cui il Tar del Piemonte ha ordinato il riconteggio di circa 15mila schede elettorali delle ultime elezioni regionali. Respinto il ricorso in via cautelare presentato dal neo presidente Cota. Bresso: "Sono soddisfatta"

Piemonte, Consiglio di Stato: "Ricontare i voti"

Roma - Il Consiglio di Stato ha rigettato la richiesta di sospensiva della decisione con cui il Tar del Piemonte ha ordinato il riconteggio di circa 15 mila schede elettorali delle ultime elezioni regionali. La quinta sezione di Palazzo Spada ha quindi respinto il ricorso in via cautelare presentato dal neo presidente della Regione, il leghista Roberto Cota. La decisone dei supremi giudici amministrativi, in ogni caso, riguarda solo l’esecuzione del dispositivo della decisione del Tar le cui motivazioni di merito devono ancora essere depositate e contro le quali i legali di Cota già preannunciano un altro ricorso al Consiglio di Stato.

La decisione del Consiglio di Stato Con una ordinanza di sei pagine, la Quinta Sezione del Consiglio di Stato ha rigettato l’istanza di sospensiva presentata dal presidente della Regione Piemonte Roberto Cota perché "non sussistono, allo stato attuale, gli estremi del danno grave ed irreparabile asseritamente derivante dall’esecuzione del dispositivo" del Tar del Piemonte. E questo perchè, dal momento che si tratta di una "pronuncia non definitiva, avente ad oggetto atti endoprocedimentali", la pronuncia dei giudici amministrativi di primo grado "non è in grado di paralizzare o anche solo di ostacolare sul piano giuridico-amministrativo, il corretto funzionamento degli organi di governo della Regione Piemonte".

Presenza delle parti Il Consiglio di Stato ha dato una importante indicazione sulla procedura da seguire: deve essere tenuto presente il principio del contraddittorio e, dunque, il riconteggio deve avvenire alla presenza delel parti interessate. "Quanto al dedotto profilo di violazione del principio del contraddittorio" supposto dai ricorrenti "per non essere stata prevista la partecipazione dei diretti interessati o dei loro rappresentanti alle disposte operazioni di verificazione", il Consiglio di Stato ritiene che i due punti del dispositivo del Tar del Piemonte "devono essere interpretati nell’implicito senso che le disposte operazioni di verificazione devono svolgersi effettivamente nel rispetto del principio del contraddittorio, con la partecipazione delle parti interessate ovvero dei loro rappresentanti, appositamente e tempestivamente designati".

La soddisfazione della Bresso "Soddisfatta". Così si dichiara Mercedes Bresso dopo aver appreso la notizia della decisione del Consiglio di Stato: "Hanno respinto la modalità pretestuosa e strumentale di Cota nella vicenda sui ricorsi elettorali. Nessun complotto e dietrologia possibili, ma solo grande spregiudicatezza nel procedimento elettorale durante le ultime elezioni in Piemonte". L’ex governatore del Piemonte si augura che "si mettano tranquilli e attendano prima le motivazioni del Tar e poi il riconteggio delle schede annullando le due liste illegittime.

A questo punto dopo la mobilitazione di ministri, dello stesso premier Berlusconi e dopo aver agitato le fiaccole, spero che rientrino in una visione compiuta della democrazia".

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