Otto balenottere, tra cui due coppie madre-cucciolo, sono state avvistate al largo delle coste laziali dai ricercatori dell'Accademia del Leviatano, l'ente che si occupa dello studio e della conservazione dei mammiferi marini. Gli avvistamenti sono stati compiuti e documentati da due ricercatori impegnati nel monitoraggio dei cetacei nel Tirreno Centrale, a bordo della Mega Express della Corsica-Sardinia Ferries. Tra il viaggio di andata e ritorno Civitavecchia-Golfo degli Aranci, su un totale di 6 ore di osservazione, sono stati effettuati 5 avvistamenti di stenelle (per un totale approssimativo di 62 individui) e 6 di balenottere (per un totale di 8 individui). Secondo gli esperti dell'Accademia, rispetto agli anni '90, la frequenza degli avvistamenti e aumentata del 10 per cento per le stenelle, del 30 per cento per il tursiope e di circa il 200 per cento per le balenottere. Una fantastica notizia per chi tiene alla sopravvivenza di questi gentili e intelligentissimi giganti marini. C'è però da fare i conti col fatto che il tratto Civitavecchia-Olbia, Golfo degli Aranci è assai battuto dai traghetti, soprattutto d'estate e dunque sussiste il rischio di collisioni.
Dal 2007 l'Accademia del Leviatano ha ripreso questo tipo di monitoraggio già condotto fra il 1989 e il 1992 nel Tirreno centrale a bordo di traghetti. Il principio è piuttosto semplice e soprattutto molto economico. I traghetti viaggiano in maniera periodica, hanno una elevata altezza del ponte per osservazioni ottimali, mantengono rotta e velocità costante permettendo di coprire lunghe distanze con una ripetitività non pensabile per altri mezzi solitamente utilizzati nella ricerca. In questo modo con bassissimi costi, e molto impegno da parte dei ricercatori, è possibile monitorare ampi tratti di mare per lungo tempo. La ricerca permette anche di comprendere le correlazioni fra la presenza dei cetacei ed altri parametri oceanografici o il traffico nautico e le collisioni, fornendo indicazioni utili per eventuali azioni di tutela. L'area in questione è inoltre caratterizzata da fondali profondi e presenza di una locale elevata disponibilità alimentare che garantiscono abbondanza di cibo.
I ricercatori saranno impegnati in circa 40 traversate fino a settembre a bordo dei traghetti che percorrono la rotta per la Sardegna lunga 120 miglia nautiche, per un totale di 200 ore di osservazione.ricercatori imbarcati sui traghetti di linea che percorrono il Tirreno centrale alla ricerca delle balenottere.
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