Roma

A Pietralata una «fabbrica di San Pietro»

Come ti trasformo la riqualificazione di una piazza in un incubo per residenti e commercianti. Ovvero quanto succede a largo Beltramelli, zona Tiburtina, V municipio. La vicenda inizia nel luglio 2005, quando la prima giunta Veltroni, su proposta dell’allora assessore alle Periferie Paolo Carrazza, approva il progetto di riqualificazione della piazza, situata nel cuore di Pietralata. Il finanziamento ammonta a 318mila euro, il progetto prevede panchine e area giochi, una fontana ornamentale, un nuovo impianto d’illuminazione, abbattendo le barriere architettoniche e valorizzando i tigli preesistenti. L’avvio dei lavori è programmato per i primi del 2006. Ma quando il Comune parla di date, si sa come va a finire. Solo un anno dopo, a gennaio 2007, infatti, spuntano i bandoni di alluminio e la zona viene recintata. 210 giorni, sette mesi, il tempo previsto dal XIX Dipartimento del Comune per i lavori, che quindi dovrebbero finire a luglio. E invece? «E invece siamo ancora qui, bloccati dal cantiere, e non si sa come finirà - protesta Bruno Sovelli, presidente commercianti di largo Beltramelli -. Dietro le transenne vediamo al massimo 2-3 operai, dire che si procede a passo di lumaca è poco. Per noi negozianti gli incassi sono colati a picco perché la clientela gira al largo. Così non si può andare avanti». Ma come mai tutto questo ritardo? «Noi sappiamo che la ditta titolare dell’appalto aveva presentato un’offerta al ribasso del 40 per cento. Avranno avuto difficoltà con la manodopera, forse coi pagamenti, ma non si possono fare lavori del genere con il contagocce».
Difficoltà di parcheggio, negozi in crisi, ma va male anche per bambini e anziani, costretti a spartirsi le uniche due piccole panchine di pietra sopravvissute alla recinzione. Quando finirà l’incubo? «Il Comune assicura che per fine novembre ce la dovrebbe fare - risponde il consigliere comunale di An, Fabrizio Ghera - Dopo tante promesse a vuoto, però, è legittimo non fidarsi troppo. C’è solo da aspettare i fatti e sperare che per il bene di tutti almeno si faccia in tempo prima delle festività natalizie. Bisogna assolutamente evitare che a Natale la zona resti congestionata dal traffico e che i commercianti ci rimettano nell’unico periodo buono dell’anno in fatto di vendite». I commercianti se la prendono con la ditta, dicono che gli operai al lavoro sono come le mosche bianche..

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