Piovono multe (ancora più care)

«Egregio signore, il Suo veicolo è stato lasciato in questa località in sosta vietata. La violazione è stata accertata da Agenti della Polizia Locale. Pertanto si procederà alla notifica del verbale, nei termini previsti dal Codice della Strada». Il foglietto rosa spicca sul parabrezza dell’auto. In alto, il logo del Comune. Sotto la scritta Polizia locale e un numero. E di lato scritti a mano, in stampatello, targa e data. C’è chi ha pensato a uno scherzo. A qualche bontempone della via che, stanco delle auto parcheggiate malamente, si è preso la briga di stampare un certo numero di biglietti e fare opera di volantinaggio dissuasore. Purtroppo non è così.
I foglietti rosa infatti non sono così diffusi. Chi li ha visti mai in giro? Eppoi oltre a non essere indicato luogo e ora, manca soprattutto il bollettino che permette di pagare la multa subito e quindi risparmiare gli 11 euro di notifica (14 se fuori Milano). Su una multa per divieto di sosta non è una percentuale di poco conto: 11 euro in più su 37 di contravvenzione significa pagare un terzo in più. Mica poco. Invece il biglietto rosa è proprio un avviso di multa. Che arriverà direttamente a casa senza possibilità alcuna di potere essere pagata prima risparmiando la spesa della notifica, gli 11 euro appunto. E pare che il sistema si andrà a diffondere sempre più.
La contravvenzione col foglietto rosa «di cortesia» è stata fatta con lo «Street control», la macchinetta delle cosiddette «multe a strascico». Erano venti, ma il Comune le farà diventare quaranta in dotazione ai vigili di Milano. Fino ad ora sono state utilizzate soprattutto per sanzionare le auto in doppia fila, ma l’idea è di utilizzarle anche in altri casi. Dunque i foglietti rosa saranno più diffusi e i bollettini per evitare la notifica potrebbero diventare una super-cortesia.
Lo street control è una specie di palmare grande come un Ipad, che viene installato sul cruscotto delle auto dei vigili. È collegato con una telecamera posta sul tetto della macchina che «legge» passando senza fermarsi tutte le targhe che incontra e una dietro l’altra le multa automaticamente. Il biglietto rosa - a detta del Comune - sarebbe il frutto dello strascico. A dire la verità anche colleghi vigili e accertatori Atm si sono stropicciati gli occhi di fronte a questi foglietti. Non li conoscevano. Ma dal Comune confermano che l’avviso non solo è vero ma è «una cortesia» dei vigili per il multato. Non c’è infatti nessun obbligo da parte di chi accerta l’infrazione di lasciare avvisi, né tantomeno il cosiddetto «verbale di accertamento» con allegato il bollettino che fa risparmiare almeno i soldi della notifica. Il Codice della Strada spiega impone solo l’obbligo di contestare la violazione entro 90 giorni. Entro tre mesi la multa deve arrivare a casa, altrimenti cade in prescrizione. Da quel momento, dalla «notifica» appunto scattano i 60 giorni entro i quali si può pagare o fare ricorso.
Grazie a questo, i vigili possono dunque non lasciare assolutamente nulla sul parabrezza dell’auto per segnalare che è stata rilevata l’infrazione. Se infatti l’accertatore è sempre tenuto a contestare il verbale quando c’è la possibilità, il fatto che il conducente non ci sia è motivo sufficiente per fare la multa senza lasciare bollettini o avvisi.
Gli «street control» a Milano al momento sono venti, due per ogni zona di Milano più due in dotazione al reparto mobile. Sono attivi da giugno 2010, ma con una delibera a luglio scorso Palazzo Marino ha deciso che ne acquisirà altrettanti, arrivando quindi a quaranta macchinette.
Confrontando le multe fatte nei mesi di novembre 2010, dicembre 2010 e gennaio 2011 e quelle «strascicate» a novembre 2011, dicembre 2011 e gennaio 2012 viene rilevato un aumento di oltre il 30 per cento. Da 1948 auto multate si è passati a 2578.

Un incremento dovuto anche alla decisione di Palazzo marino di porre più attenzione alle infrazione che comportano pericoli maggiori per i pedoni e i ciclisti. E la sosta in doppia fila rientra proprio in questo caso. Ma dal Comune avvertono che la volontà è di applicare lo street control anche ad altri casi di divieti di sosta.

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