Pirelli Winter Scorpion, efficienza e sicurezza prima di tutto

BerlinoIl debutto ufficiale avverrà a fine settembre, al Salone «Mondial» di Parigi, e sulle strade d'Europa arriverà entro la fine dell'anno, ma la Volkswagen Golf 7 non poteva aspettare e si è svelata a Berlino la scorsa settimana in una particolare cornice: la Neue Nationalgalerie progettata da Mies van der Rohe nel 1968, un edificio dalle linee semplici, pulite, che sembra costruito ieri, insomma, un'opera architettonica senza tempo - come la Golf.
Basta puntare lo sguardo al montante posteriore della settima serie del modello tedesco per accorgersi che il Dna è intatto: non ci sono state modificazioni genetiche che possano stravolgere la missione che da 38 anni accompagna la Golf, essere prima di tutto se stessa, come ci ha ricordato Walter de' Silva, il responsabile del design del gruppo automobilistico di Wolfsburg che ha presentato la prima Golf interamente sviluppata sotto la sua supervisione.
Il longseller per antonomasia della storia dell'automobile, prodotto in quasi 30 milioni di esemplari, si presenta al settimo debutto con una linea decisamente sportiva, la carreggiata allargata grazie alla nuova piattaforma trasversale Mqb del gruppo Volkswagen, l'abitacolo arretrato e il cofano allungato e più inclinato verso il frontale che conserva l'inconfondibile griglia riunita in un'unica cornice con i proiettori di nuovo disegno.
Golf VII ha un passo allungato di 6 centiometri rispetto alla VI (ora sono 2,64 metri) e cresce in lunghezza, 5,6 centimetri in più, raggiungendo i 4,25 metri (nel 1974 la Golf I superava di poco i 3,70 metri).
Alle dimensioni maggiorate, che hanno permesso di realizzare un abitacolo più spazioso, corrisponde però una drastica riduzione di peso: 100 chilogrammi in meno, un'enormità se pensiamo che un motore, da solo, pesa circa altrettanto, per una massa totale che ci riporta alla Golf IV, decisamente più compatta e priva delle innumerevoli tecnologie oggi imbarcate sulla vettura.
Riguardo alle dotazioni di sicurezza, comfort e infotainment, la nuova Golf si presenta con ambizioni di benchmark, il nuovo punto di riferimento (ma quante altre volte ha già rivestito questo ruolo!) nel suo segmento, e non soltanto in quello. «Oggi la Golf è un'auto decisamente premium, sotto tutti i profili - sottolinea Massimo Nordio, dal 1° luglio direttore generale e amministratore delegato di Volkswagen Group Italia, dopo essere stato responsabile del brand nella filiale italiana del gruppo - e non avrà problemi nel confrontarsi con tutti i concorrenti in un segmento che sta comunque cambiando, con i marchi premium classici che stanno introducendo vetture più accessibili».
Per quanto riguarda la sicurezza, la nuova Golf monterà di serie, tra l'altro, la frenata anticollisione multipla con Pre Crash, il bloccaggio del differenziale Xds, e potrà essere dotata di Lane Assist e Park Assist.
Nuovi sono i sistemi di radio-navigazione e inediti gli schermi da 5, 5,8 e 8”, tutti touchscreen e in alcuni casi con funzione di prossimità: basta avvicinare il dito perché lo schermo passi in funzione comando. La sensibile riduzione del peso, ottenuta principalmente con un nuovo tipo di acciaio a alta resistenza, ha consentito di ridurre i consumi dei già parsimoniosi motori Volkswagen (ora tutti monteranno lo Start/Stop) tra i quali debutta l'1.4 Tsi con gestione Act che quando non è necessario esclude due dei quattro cilindri. Il Tdi da 105 cv è oggi accreditato di 3,8 litri/100 chilometri (99 grammi/chilometro di CO2), mentre la palma della più virtuosa spetta alla Tdi Bluemotion, appena 85 grammi/chilometro di CO2.

Quanto costerà la Golf VII? «Il modello d'entrata costerà meno di 18mila euro - conferma Nordio - e i prezzi saranno allineati a quelli della Golf VI, ma con dotazioni sicuramente più ricche, e la vettura, inoltre, sarà al centro di innovative strategie di vendita che annunceremo all'inizio di ottobre».