Pisapia riceve i centri sociali ma i poliziotti li lascia fuori

Pisapia rifiuta di incontrare tre sindacati di polizia per «ragioni di correttezza e opportunità» poi basta che qualche ultrà di sinistra gli canti l’Internazionale sotto le finestre perché lui apra il cuore e le porte di Palazzo Marino.
Giovedì scorso gli agenti aderenti a Coisp, Sap e Ugl andarono a protestare sotto le finestre del municipio contro la nomina di Maurizio Azzollini, fotografato mentre spara contro le forze dell’ordine nel 1977, a capo gabinetto del vicesindaco Maria Grazia Guida. Ma il primo cittadino si è rifiutato di riceverli: «Sempre pronto a incontrare i sindacati di polizia, ma non singolarmente». Si giustificò, conscio della responsabilità che gli conferiva il suo alto ruolo istituzionale. Scordandosi che la sera aveva aperto le porte ai «devoti di San Precario», area estrema sinistra, che sotto le sua finestre gli dedicarono un’accorata versione dell’Internazionale. Commuovendo il primo cittadino che li ricevette seduta stante.

Una volta nel suo ufficio spiegarono le ragioni della loro presenza sotto le sue finestre: chiedere al Comune abbonamenti Atm al 50 per cento per i precari di tutte le età. Farsi ricevere dal sindaco dunque non è difficile: basta saper cantare l’Internazionale.

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