PlayStation di terza generazione piccoli (e grandi) si preparano

Maddalena Camera

da Milano

Sapete qual è uno dei passatempi favoriti dei calciatori? Tra una partita dei mondiali di Germania e l’altra nelle stanze dell’albergo che li ospita, oltre a massaggi e sedute di tattica, Totti e compagni misureranno muscoli e riflessi davanti alla PlayStation. Il successo della console nera che ormai è più potente di un normale computer è evidente. Tanto che il mercato dei videogiochi ha superato da due anni quello cinematografico con un fatturato da 25 miliardi di dollari destinato ad arrivare a 55 tra meno di tre anni. Insomma un record legato soprattutto alla PlayStation le cui versioni 1 e 2 hanno venduto già 200 milioni di pezzi. Mentre i numeri della rivale Xbox sono decisamente inferiori: 24 milioni di pezzi.
Certo, Sony è partita decisamente in anticipo, nel 1994, rispetto a Microsoft che ha lanciato la sua console Xbox solo nel 2001. A novembre la casa nipponica lancerà sul mercato l’attesa terza versione della Playstation. Senza oltretutto credere alla cabala. Per il lancio mondiale è stata scelta una data difficile, il 17 novembre, cinque giorni dopo il debutto nei negozi del Sol Levante. Eppure la posta in gioco è altissima. Non è un mistero infatti che Sony, a causa delle notevoli spese di sviluppo del prodotto, si gioca sulla nuova Ps3 credibilità e fatturati. E il successo sembra più difficile rispetto al passato anche a causa del prezzo. La nuova console costerà infatti parecchio: 499 euro per la versione con disco fisso da 20 gigabyte e 599 per quella con hard disk da 60 Gb. Nonostante questo secondo alcuni analisti la console è venduta ancora sottocosto dato che la nuova macchina conterrà numerose tecnologie d’avanguardia.
Primo fra tutti il nuovo standard ottico «Blu-ray», che si candida come ideale successore del Dvd. Il nuovo formato permette la registrazione di circa 50 gigabyte di dati su un singolo disco (contro gli attuali 9), caratteristica che lo rende perfetto per l’alta definizione video (Hd), che è naturalmente un’altra delle caratteristiche della Ps3. Grazie all’alta definizione infatti i personaggi e gli sfondi dei videogiochi saranno ancora più realistici. Inoltre è proprio sull’alta definizione che inizia la guerra di Sony su un altro fronte, quello del cinema e della diffusione digitale dei contenuti. Toshiba, altro colosso giapponese dell’elettronica, ha infatti già lanciato il formato concorrente per l’alta definizione, l’Hd-dvd, dalle caratteristiche simili al «Blu-ray» ma incompatibile con quest’ultimo. La Playstation 3 è quindi per Sony una sorta di «cavallo di Troia» per la diffusione del suo nuovo standard video, direttamente collegato con l’enorme business della distribuzione cinematografica su scala mondiale.
Ma non c’è dubbio che il gioco vale il rischio anche perché l’età media degli utilizzatori è salita enormemente, nel senso che i giocatori che hanno cominciato da piccoli continuano a farlo. Secondo una ricerca realizzata da Ac Nielsen in Italia il 50% avrebbe ormai infatti tra i 25 e i 50 anni. Anche se è tra i giovanissimi dai 14 ai 19 anni che i videogame spopolano: ci gioca oltre l’88% degli intervistati. Sul fronte culturale le cose vanno indubbiamente peggio. Il 35,9% dei giocatori ha infatti solo la licenza media.

Anche se bisogna considerare che lo zoccolo duro dei giocatori è composto da giovanissimi. Per contro solo il 7,9% dei videogiocatori è laureato. Un dato che però è in linea con il numero di «dottori» presente nel nostro Paese.

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