Sorride Guido Podestà mentre pedala lungo via Dante. Lo seguono sessanta-ciclisti-sessanta con tanto di maglietta, «alla Provincia Podestà presidente». Cè pure la moglie, Noevia, e le figlie Annasole e Arianna. Ma ci sono anche alcuni tra i candidati a Palazzo Isimbardi impegnati a distribuire, insieme al candidato presidente, volantini e santini elettorali.
I passanti salutano il corteo-Podestà, rivolgono qualche domanda e, soprattutto, reclamano il cambiamento: «Come si può pensare commenta Podestà - di avere per i prossimi cinque anni, quelli che ci separano da Expo, unamministrazione incapace e sorretta da una maggioranza contraddittoria che non sa decidere». Il rischio, annota Podestà, «è che una straordinaria opportunità come Expo diventi un flop a causa di unamministrazione incapace a prevalere. Con noi, invece, ci sarà sinergia piena col Governo nazionale e gli altri enti del centrodestra».
E al di là dei sondaggi che sono rassicuranti - Podestà oscillerebbe tra il 52 e il 56 per cento, con Filippo Penati indietro di 14 punti -, anche i Circoli del Buongoverno di Marcello DellUtri riconfermano che «voteranno Podestà» pur non partecipando alla campagna elettorale. Problemi non ce ne sono, mentre lattuale inquilino di Palazzo Isimbardi perde, giorno dopo giorno, aplomb: infatti, Oliviero Diliberto ha già garantito che «lappoggio a Penati è escluso a prescindere, altro che secondo turno» e poi la lista del Presidente, secondo i sondaggi, sarebbe intorno al 3 per cento ovvero valore ben poco confortante.
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