Andrea Cuomo
Fiorentino Sandri e Mario Pojer si incontrano nel 1975: luno ha due ettari di vigneto, laltro è enologo diplomato a San Michele allAdige. Insomma, sono fatti luno per laltro. Non è un caso che trentanni dopo la loro azienda, la Pojer&Sandri, è una delle più interessanti e originali dellenologia trentina. Certo, tre decenni non sono passati invano: e con il tempo lazienda di Faedo ha ingrandito le tenute e arricchito la gamma dei prodotti, senza mai abdicare, però, alla filosofia originaria, che prevede il perseguimento della qualità con rigore e un pizzico di coraggio.
La carta dei vini P&S è ricca e stimolante. Ogni etichetta ha la sua ragion dessere ed è frutto di una precisa scelta. Tra i nostri assaggi spicca il Müller Thurgau Palai, vero campione della sua categoria, corposo e aromatico; armonioso e minerale il Besler Blank, da uve Pinot Bianco, Riesling Renano, Sauvignon, Incrocio Manzoni e Kerner. Più esile ma comunque suadente la Nosiola. Eccellente il muffato Essenzia, da uve Chardonnay, Sauvignon, Riesling Renano, Gewürztraminer e Kerner: un vino dolce dai sentori tropicali che si sposa bene con pasticceria secca e ancor meglio con formaggi erborinati. La sorpresa è forse lo spumante metodo classico Cuvée Extra Brut, da doppio millesimo: nel senso che la rifermentazione in bottiglia è fatta utilizzando vini base di due annate. Bollicine davvero nobili. Infine il Pinot Nero, pieno di frutti scuri e degno rappresentante di una tipologia che comunque in Italia deve ancora trovare degni interpreti. Gli altri vini in catalogo sono, tra i bianchi, il Faye (Chardonnay e Pinot Bianco), il Sauvignon, lo Chardonnay e il Traminer Aromatico.
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