Per conto e nellinteresse del Dott. Roberto Del Bo, Presidente del Comitato Regionale Arbitri della Lombardia, ai sensi delle vigenti disposizioni contenute nella legge sulla stampa, debbo richiedere la pubblicazione della seguente rettifica relativa allarticolo pubblicato in data odierna alla pagina 2 del quotidiano da Lei diretto, dal titolo «E gli arbitri lo espellono con 400 cartellini rossi», a firma del giornalista Gianandrea Zagato.
Va detto che tutto il contenuto dellarticolo è frutto della fantasia del giornalista, con il quale il Dott. Del Bo non ha mai parlato, né personalmente né telefonicamente, né prima né dopo il presunto episodio che larticolista riferisce. Conseguentemente, ed innanzitutto, il Dott. Roberto Del Bo smentisce in modo categorico qualsiasi affermazione a lui attribuita per il mezzo di un artificioso ed inesistente «virgolettato», semplicemente per il motivo che egli non ha rilasciato alcuna dichiarazione al giornalista.
Inutile dire che parimenti inventata di sana pianta è la circostanza secondo cui gli arbitri lombardi avrebbero recapitato i loro cartellini rossi alla sede del Governo della Repubblica. Come nelle sedi competenti sarà confermato dalle persone presenti al raduno degli arbitri lombardi, tenutosi a Salice Terme il 2 settembre scorso (tra cui, oltre ai numerosi direttori di gara, due dirigenti nazionali dellAssociazione Italiana Arbitri, Alfredo Trentalange e Felice Viterbo), e come potrà essere confermato dallo stesso Assessore Provinciale Angelo Ciocca, i fatti riferiti dallarticolo si svolsero in maniera tuttaffatto differente.
In occasione del raduno arbitrale, infatti, al momento previsto per il saluto delle Autorità locali, intervenne il predetto Assessore Provinciale Ciocca (di orientamento politico appartenente al centro-destra), il quale concluse il suo saluto affermando che gli sarebbe piaciuto che gli arbitri utilizzassero i loro cartellini rossi per lespulsione nei confronti dellattuale Presidente del Consiglio.
Era del tutto evidente che si trattava di una battuta, che peraltro venne chiosata pubblicamente dal Presidente Regionale Del Bo con le seguenti testuali parole: «Perdoniamo lAssessore perché non sa che nel nostro ambiente non si tratta di politica». Ciò è infatti espressamente vietato, e sanzionato disciplinarmente, dal Regolamento interno dellAssociazione Italiana Arbitri, che è unassociazione del tutto apartitica ed apolitica. Tutto finiva lì, con qualche ovvio commento dilarità, e forse con qualche altrettanto legittima opinione dissenziente; ma era una battuta e tale rimase. Non vi fu alcuna iniziativa di raccolta di cartellini od altro, che, lo si ripete, sono frutto della fervida fantasia del Suo articolista. Così come lo è qualsiasi dichiarazione attribuita al Dott.
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