Volutamente, ci siamo occupati pochissimo del rimpasto della giunta comunale. E, più vedevo che altri giornali dedicavano a questa storia pagine e pagine, contribuendo al disboscamento dellAmazzonia, con tanto di tabelline quotidiane su chi saliva e chi scendeva, più sceglievo di dare a tutta la vicenda poche righe.
Innanzitutto, per un motivo. Penso che, in generale, ai cittadini, a quelli che vivono la città ogni giorno e chiedono di poterla vivere, non gliene freghi assolutamente nulla. Se chiedete in un qualunque bar, su un qualunque autobus o treno - le massime fonti dei miei retroscena - come si chiama il sindaco, la stragrande maggioranza degli interpellati vi risponderà che è Marta Vincenzi, in genere accompagnando il nome con giudizi non troppo lusinghieri del suo operato. Ma già sul vicesindaco, crollano miseramente quasi tutti, visto che è ignoto ai più. E gli assessori sono messi ancora peggio. Fra laltro, in molti casi, favoriti dalla scarsa notorietà. Non conoscere i loro nomi, li aiuta, credetemi.
Insomma, credo non ci sia un tema meno appassionante del rimpasto di giunta. Però, alla fine di questa fiera, due cose vorrei dirle. E cioè che tutti quelli che - a mio parere, ovviamente - meritavano di esser premiati, non ci sono. Penso a Gianfranco Tiezzi, non si capisce a che titolo sacrificato. O, forse, si capisce: Tiezzi, in tutto il palazzo comunale, era colui che era maggiormente legittimato dal voto popolare con messi di preferenze.
Oppure, i Verdi. Dilaniati. La nuova assessora Pinuccia Montanari, che viene da Reggio Emilia, è stata gratificata dalla vecchia ex assessora Maria Rosa Zerega (...)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.