Polemiche e aperture sulla proposta di Urso

L’islam a scuola divide l’Italia oramai da diversi giorni. La proposta è arrivata dal viceministro allo Sviluppo pubblico, Adolfo Urso, vicino al presidente della Camera Gianfranco Fini: introdurre l’ora di religione islamica negli istituti pubblici. Primi a reagire gli uomini del Carroccio: «Un’idea assurda». Bocciatura anche dal leader del Movimento per l’Italia, Daniela Santanchè: «Proposta sbagliata che certamente non prosegue nell’ottica dell’integrazione». I consensi arrivano da sinistra. Per Massimo D’Alema si può fare: «Basterebbe l’allargamento di un principio che oggi già esiste, cioè quello di optare per un insegnamento alternativo all’ora di religione cattolica. Non vedo perché tra le opzioni non debba essere contemplata la religione islamica». Apprezzano gli islamici dell’Ucoii. Che propongono un insegnamento di storia delle religioni a livello scolastico, lasciando alle comunità religiose l’insegnamento confessionale della fede. Divisa la Chiesa.

Dal Vaticano tanti stop e la cauta apertura del cardinale Renato Raffaele Martino, il quale sottolinea che si tratterebbe di un meccanismo che permetterebbe di evitare che i giovani di religione islamica finiscano nel «radicalismo». Per il cardinale Ersilio Tonini, invece, «dietro queste proposte c’è pressappochismo».

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