Polemiche al Tg5 Solo volti femminili all’ora di pranzo I maschi protestano

Discriminazione o rinnovamento? Il dibattito, tra i telespettatori, è acceso. Ma anche nella redazione del Tg5 c’è un certo, comprensibile, fermento. I fatti: il telegiornale della principale rete di Mediaset ha deciso di eliminare la doppia conduzione dall’edizione delle 13. Dalla prossima settimana, in studio, davanti alla telecamera, ci sarà un conduttore unico: rigorosamente donna (nella foto, Cristina Parodi). «Bisogna cambiare immagine», spiegano dalla direzione.
A farne le spese, i quattro uomini «discriminati», Giuseppe Brindisi, Luca Rigoni, Fabrizio Summonte e Salvo Sottile. Quest’ultimo peraltro ha espresso tutta la sua delusione sulla sua pagina di Facebook: «Non so quando ci rivedremo», è il messaggio in bottiglia fatto recapitare ai naviganti del web. I quali hanno risposto inondando di mail di protesta la redazione del Tg5, e creando gruppi di sostegno su Facebook. Ma qual è il motivo dell’«epurazione»? Nessuna discriminazione, assicura la direzione. «La scelta non ha nulla a che fare con l’audience. Tantomeno con la discriminazione maschile, perché a quell’ora davanti alla televisione ci sono le casalinghe e quindi sarebbe un controsenso».
Ai giornalisti interessati, del resto, sono state offerte alternative prestigiose: Luca Rigoni, ad esempio, sarà corrispondente da Bruxelles, mentre Salvo Sottile otterrà l’incarico di inviato speciale per l’Italia e per l’estero.

Inoltre, si ricorda sempre dalla direzione, le altre edizioni del Tg non saranno prive di volti maschili: «Nell’edizione più importante, quella delle 20, ci sono anche dei volti maschili, così come durante la notte». Spiegazioni che però non hanno convinto né i diretti interessati né, a quanto pare, molti spettatori (e spettatrici).

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