
“Alla luce dell’accordo raggiunto sui dazi, ormai prevedibile dopo l’intesa con Giappone e Canada sul tetto del 15%, l’Unione Europea ha il compito di negoziare i dettagli settoriali, dall’agricoltura al farmaceutico, magari attraverso accordi di libero scambio. Ma oggi la priorità non è analizzare vantaggi e svantaggi: bisogna agire, poiché il tema vero è la competizione e i costi di produzione. L’Italia deve muoversi subito, con decisione, senza aspettare ulteriori discussioni. Le imprese vanno sostenute con misure immediate che rendano possibile continuare a competere, al di là dei dazi.
Occorre, a livello europeo, trovare un corretto equilibrio tra la politica ambientale e quella industriale, poiché l’economia reale e l’economia sociale viaggiano di pari passo. Il tema della CO₂ deve essere considerato a livello globale: l’Europa produce il 7% delle emissioni mondiali di CO₂ e l’Italia solo l’1%, mentre Stati Uniti, Cina e India il 55%.
La questione energetica, poi, è cruciale: occorre intervenire a livello europeo sul mercato del gas, abbandonando il riferimento alla borsa di Amsterdam che si espone a fattori speculativi, e disaccoppiare il prezzo del gas da quello dell’energia. Sul mercato interno, il prezzo dell’energia deve fare riferimento al costo di generazione e trovare un corretto equilibrio tra costo reale e quello dei servizi e oneri di sistema, che incide per circa il 49%.
Servono anche azioni concrete su semplificazione normativa, accesso al credito, leva fiscale omogenea in Europa, politiche per l’export, supporto alle imprese e una gestione pragmatica del CBAM, come Forza Italia per prima ha evidenziato, per garantire competitività. Tutti questi provvedimenti sono necessari e non rinviabili ma occorre azzerare le lancette dell’orologio. Il tema dell’export diventa poi fondamentale, e il ministro Tajani sta svolgendo un’opera straordinaria nel mondo, alla ricerca di nuovi mercati e all’implementazione di quelli esistenti. La sottoscrizione del Mercosur diventa estremamente importante e la Farnesina, a questo riguardo, è estremamente attiva per offrire alle imprese ulteriori mercati. Ottima l’iniziativa del miniostro degli Esteri nel convocare oggi le confederazioni d’impresa per un piano organico per l’export.
Tajani, inoltre, come Segretario di Forza Italia ha proposto un’ulteriore opportunità per l’Europa: un Quantitative Easing europeo mirato e pensato per rafforzare settori strategici come produzione industriale, sanità e sicurezza, intesa non solo come difesa ma anche come infrastrutture, cybersicurezza e spazio.
Si tratterebbe di un intervento mirato della BCE attraverso l’acquisto di titoli legati a questi ambiti, con l’obiettivo di sostenere investimenti pubblici e privati, aumentare competitività, creare occupazione e rilanciare la domanda interna. Un’operazione del genere, oltre a rafforzare la tenuta del sistema produttivo, contribuirebbe anche a contrastare in modo indiretto la svalutazione del dollaro e delle altre monete.
Lo dichiara in una nota Maurizio Casasco, deputato e Responsabile del Dipartimento Economia di Forza Italia.