Moda low cost, muro anti-invasione

Urso: "Presto misure contro i prodotti stranieri di bassa qualità". Boom del lusso in Borsa

Moda low cost, muro anti-invasione
00:00 00:00

La moda italiana fa quadrato e dichiara guerra (con il governo) al fast fashion. Dopo i casi Tod's, Loro Piana, Cucinelli e Bassetti, a Palazzo Piacentini il ministro delle Imprese Adolfo Urso ha riunito i vertici delle principali associazioni della filiera per correre ai ripari e sostenere un settore che fa fatica a dribblare i tanti fattori esogeni che stanno colpendo il settore.

«Il sistema Italia è compatto nella tutela e difesa della moda Made in Italy, oggi sotto un duplice e grave attacco, sui mercati nazionali e internazionali», ha dichiarato il ministro ai rappresentanti del settore di Cnmi, Confindustria Moda, Fondazione Altagamma, Federmoda Cna e Federazione moda Confartigianato imprese. «Nei prossimi giorni presenteremo, a seguito del confronto odierno con le rappresentanze del settore, un provvedimento per fronteggiare il fenomeno dell'ultra fast fashion: un'invasione di prodotti stranieri a basso costo che danneggiano i nostri produttori e mettono a rischio i consumatori». Ulteriori misure per certificare la trasparenza e la qualità del lavoro delle filiere, contrastando le pratiche scorrette, dopo quelle presentate in Senato, e per le quali il governo pensa ad un ente ad hoc.

Tra le richieste sul tavolo, anche quella rivolta all'Ue, per eliminare l'esenzione dai dazi doganali dei pacchi di valore inferiore a 150 euro, spesso contenenti prodotti di abbigliamento di bassa qualità e prezzo contenuto. In Ue nel 2024 sono entrati una media di oltre 12 milioni di pacchi al giorno. Si è parlato di un dazio di 2 euro, ma al momento nessun provvedimento è stato adottato. Una tassa sull'impatto ambientale del fast fashion è invece stata introdotta dalla Francia con un massimo di 5 euro per capo fino a un massimo del 50% del prezzo del prodotto. Le misure contro l'ultra fast fashion saranno introdotte e dettagliate nei prossimi giorni attraverso uno o più emendamenti al Ddl Concorrenza attualmente all'esame in Commissione Industria alla Camera e rientreranno nel quadro della nuova direttiva Europea Erp (Responsabilità estesa del produttore) che sarà recepita in Italia a breve.

Nel corso dell'incontro, il ministro ha illustrato ai rappresentanti della filiera tutte le iniziative e l'ipotesi ha raccolto il pieno sostegno delle associazioni di categoria. Camera Nazionale della Moda Italiana, attraverso il suo presidente Carlo Capasa, e Altagamma, con il presidente Matteo Lunelli, hanno espresso «apprezzamento per la pronta risposta del governo alle richieste del settore. La presentazione delle iniziative normative», soprattutto contro il fast fashion, «sembra vadano nel senso auspicato».

Rispetto invece alla legge sulla certificazione di qualità della filiera della moda, i presidenti giudicano «positivamente l'iniziativa, ma osservano che queste norme possono essere ulteriormente migliorate soprattutto nella parte che concerne gli effetti prodotti dalla certificazione della filiera e in tal senso è stata data disponibilità al governo ad aprire un confronto tecnico in cui presentare alcune proposte migliorative in tempi molto rapidi così da non frenare l'iter del disegno di legge in

discussione al Senato».

Intanto ieri in Piazza Affari, hanno corso i titoli del lusso: Ferragamo (+7,8%), Moncler (+7,7%) e Cucinelli (+1,8%) sono stati trainati dai conti di Lvmh promossi dagli analisti (+13,4% il titolo a Parigi).

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica